All’inizio del mese di agosto la società CompuGroup Medical SE (CGM) ha annunciato i risultati operativi relativi al secondo trimestre del 2019. I ricavi sono stati indicati in 187 milioni di euro: un risultato «di poco inferiore rispetto all’eccezionale trimestre dell’anno precedente, che era stato segnato da un picco dipeso dal lancio dell’infrastruttura telematica». Nel corso dello stesso periodo di riferimento, l’azienda specializzata in soluzioni tecnologiche per il settore sanitario – presente nelle farmacie italiane con il software gestionale Wingesfar – ha conseguito un utile consolidato prima degli interessi, delle imposte, degli ammortamenti (Ebitda) pari a 44 milioni di euro, con un margine operativo del 24%. La previsione per la fine dell’anno, in termini di ricavi, è pertanto compresa in una forchetta che va dai 720 ai 750 milioni; al contempo l’Ebitda dovrebbe situarsi tra i 190 e i 205 milioni.

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«Mentre il secondo trimestre dello scorso anno era stato caratterizzato in modo significativo da un evento specifico, quest’anno CompuGroup Medical è riuscito ad incrementare con successo il business ricorrente», ha commentato Michael Rauch, chief financial officer di CGM. L’azienda ha sottolineato inoltre che i segmenti legati ai sistemi per ospedali e ai software per le farmacie sono cresciuti rispettivamente del 7 e del 4%. In particolare, precisa il gruppo, «le divisioni The Pharmacy Information Systems (PCS), Hospital Information Systems (HIS) e Health Connectivity Services (HCS) sono cresciute in modo più netto rispetto a quanto previsto».

«I dati presentati mostrano un margine solido e un ulteriore incremento dei business di base. Il che determina il nostro valore e ci concede uno spazio di manovra utile per centrare una nuova crescita», ha aggiunto Frank Gotthardt, presidente e amministratore delegato di CGM. Un mese più tardi, all’inizio di settembre, il gruppo ha anche annunciato che il proprio titolo in Borsa verrà in futuro inserito nel listino MDAX. Il cambiamento sarà effettivo a partire dal 23 settembre. «Siamo soddisfatti dell’ammissione nel MDAX – ha affermato Rauch – e siamo convinti del fatto che il nostro titolo diventerà sempre più importante per gli investitori».

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