La federazione nazionale parafarmacie italiane (Fnpi) «al fine di tutelare i farmacisti di parafarmacia ha inviato una formale diffida per mezzo del proprio ufficio legale al presidente della Regione Puglia e al dipartimento promozione della Salute sempre della Regione Puglia». È quanto scrive la sigla in rappresentanza delle parafarmacie, presieduta da Davide Giuseppe Gullotta. In merito a tale missiva, Fnpi evidenzia che «la Regione ha richiesto per la vaccinazione, con la propria delibera, l’elenco dei soli farmacisti che lavorano in farmacia». Ciò «escludendo di fatto i farmacisti di parafarmacia dalla vaccinazione per il covid-19 o determinandone forti ritardi rispetto ai propri colleghi di farmacia».
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Fenomeni diffusi in diverse regioni
Secondo Gullotta «questi fenomeni che purtroppo si sono verificati anche in altre regioni e province nascono spesso da un errato rapporto che si è creato tra il sindacato dei titolari di farmacia e le Asp provinciali e gli assessorati regionali alla salute». Alla luce di quanto evidenziato, Fnpi sottolinea che «le Asp e gli assessorati alla salute quando si tratta di tutela della salute e soprattutto quando si tratta di gestire vaccini comprati con i soldi pubblici devono rivolgersi agli ordini provincial, che oltre a possedere l’elenco di tutti i farmacisti, sono enti pubblici e non ad un’associazione di categoria che rappresenta solo una parte dei farmacisti e che è inoltre un’organizzazione non statale».
I precedenti della Regione Puglia
Sempre in Puglia, una nota dell’Ordine di Bari e Bat aveva segnalato l’esclusione, in fase preliminare, dei farmacisti nella campagna vaccinale Covid-19. Condizione cambiata nel giro di diverse settimane, sulla base di quanto segnalato dallo stesso ente: «Con l’imminente arrivo dei vaccini Comirnaty e Moderna – aveva specificato il presidente dell’Ordine di Bari e Bat -, annunciato dal commissario straordinario per l’emergenza pandemica, la Regione Puglia ha deciso di avviare la fase di organizzazione della somministrazione del vaccino anticovid ai farmacisti e ai loro collaboratori operanti su tutto il territorio pugliese, a tutela degli stessi operatori, della tenuta del sistema sanitario e dei cittadini».
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