Ricetta elettronica veterinaria, qual è lo stato dell’arte per le parafarmacie e quali sono le soluzioni possibile a livello di gestione informatica? «Abbiamo la certezza che Sogei non le integrerà nel sistema», spiega Davide Giuseppe Gullotta, dirigente della Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, in un video pubblicato su YouTube, nel quale sottolinea di avere «già consigliato ai colleghi, per via di una serie di problemi, di registrarsi direttamente sul portale e procedere da lì alla spedizione e la lavorazione delle ricette elettroniche veterinarie».

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Al video ha partecipato un ingegnere della software house CIP Carbone, produttrice del gestionale Farmasimplex, che secondo Gullotta «sta facendo qualcosa in più, perché ha contattato direttamente l’Istituto zooprofilattico e sta cercando di integrare direttamente nel software la gestione diretta delle ricette». «Al momento la situazione è abbastanza ingarbugliata – spiega l’esperto -. Sogei, per un vizio di forma della legge, ha permesso l’accesso soltanto a chi nominalmente fa parte delle “farmacie”. Di conseguenza, come ci è stato risposto, non lo hanno fatto né per le parafarmacie né, ad esempio, per i veterinari. Quello che abbiamo cercato di fare è cercare una soluzione alternativa, anche in ragione del fatto che l’integrazione tramite Sogei è risultata molto farraginosa: la società funge infatti in qualche modo da “passaparola” fra l’uno e l’altro sistema, come un proxy. E per questo, in caso di problemi, il numero verde di assistenza si rifiuta di fornire supporto. Ciò anche giustamente, poiché loro rappresentano una sorta di “postino” e non possono rispondere del mittente e del destinatario. Motivo per il qualche anche quando noi, come software house, abbiamo avanzato delle banali richieste di chiarimenti non ci è stata data risposta rapida e esaustiva». È per questo che l’azienda ha deciso di abbandonare l’ipotesi di integrazione.

«E da alcuni giorni abbiamo ricevuto informazioni molto più incoraggianti da parte dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo, al fine di fare un’integrazione diretta. In questo modo tutti i nostri clienti (farmacie e anche parafarmacie) avranno a disposizione una finestra, simile a come fanno le farmacie per la ricetta umana, per l’erogazione della ricetta veterinaria. Con in più qualche piccolo aiuto per la sostituibilità, che ad oggi rimane un ambito piuttosto fumoso. L’obiettivo è di fornire un supporto per la scelta di prodotti alternativi a quelli diventati obsoleti nel prontuario dei veterinari».

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