In diverse occasioni le parafarmacie si sono proposte per aumentare i servizi al cittadino, ma spesso le autorizzazioni per farlo non sono arrivate. La delusione per il mancato riconoscimento della categoria è espressa senza mezzi termini dal presidente della Federazione nazionale parafarmacie italiane (Fnpi) Davide Giuseppe Gullotta. «Le parafarmacie – dichiara il dirigente – sono sempre di più una realtà consolidata in questo Paese, gli unici a non accorgersene sono i politici e l’attuale classe dirigente. A partire dalla possibilità di fare i tamponi, fino alla stampa dei green pass con il solo codice fiscale, è evidente che si tratta di attività che avrebbero potuto tranquillamente essere fatte anche in parafarmacia, ma che inspiegabilmente vengono negate alle parafarmacie e ai cittadini che vi si riforniscono».
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«Ci vengono negati semplici servizi»
Gullotta sottolinea che alla parafarmacia viene preclusa la possibilità di erogare semplici servizi, che la categoria è perfettamente in grado di offrire ai cittadini. «È inspiegabile – afferma il presidente della Fnpi – l’atteggiamento di chiusura, a cui stiamo assistendo in questo periodo, da parte della classe politica, non su ulteriori liberalizzazioni o ampliamento dei farmaci dispensabili, ma meramente su semplici servizi che i farmacisti di parafarmacia sono perfettamente preparati e organizzati per poter erogare. La stampa del green pass avviene con un click, i software in parafarmacia sono gli stessi che in farmacia, ma stranamente le parafarmacie non sono abilitate. Inspiegabile è che i nostri appelli, comunicati ufficiali, Pec e richieste ufficiali cadano totalmente nel vuoto. Il nostro continuo invito a sfruttare maggiormente i farmacisti di vicinato ed essere includi nei servizi a beneficio del cittadino, viene totalmente ignorato».
«Parafarmacie sempre più apprezzate da cittadini e professionisti»
«La casa assurda – prosegue Gullotta – è che proprio in questa fase le parafarmacie stanno crescendo, non solo nei numeri ma anche nell’apprezzamento da parte del cittadino e delle aziende farmaceutiche. Mai come ora tante aziende si sono rese conto che le quasi 5mila parafarmacie sul territorio nazionale sono un validissimo interlocutore, che sono una realtà imprenditoriale e professionale con cui rapportarsi. Anche aziende farmaceutiche che in passato hanno snobbato il “fenomeno parafarmacia” ora ci contattano e si rapportano con noi perché ritrovano nel farmacista di parafarmacia un interlocutore attento e preferenziale con cui instaurare strategie. Proprio perché ci si è resi conto che spesso il farmacista di parafarmacia, avendo più tempo a disposizione, riesce a dedicarsi maggiormente all’ascolto del paziente/cliente. Gli unici a non accorgersene sono i politici, che dimostrano ancora una volta una forte distanza con la realtà del Paese».
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