Ogni anno la sanità nazionale spende 278 milioni di euro in ausili per l’incontinenza, ovvero gli assorbenti, chiamati anche “pannoloni”. Con le terapie farmacologiche si risparmierebbero 141milioni abbassando la cifra a 137 milioni di euro. La contrazione di spesa deriverebbe dall’introduzione di terapie farmacologiche a carico del SSN che renderebbe inutile, per il 71% della popolazione affetta da questa patologia cronica, l’utilizzo degli assorbenti.
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La ricerca a cura del centro Studi Sic-Sanità è commentata dalla FederAnziani che la sostiene in pieno seguita da Federfarma Verona.
«L’Italia è uno dei pochi Paesi in Europa in cui le persone incontinenti devono pagarsi le cure farmacologiche di tasca propria – afferma il Presidente di FederAnziani, Roberto Messina -. Oltre al danno la beffa, visto che l’attuale sistema, centrato sulla dispensazione dei pannoloni, invece di generare risparmio è fonte di spreco. Soldi che il servizio sanitario potrebbe risparmiare passando dal costoso e obsoleto sistema attuale alla rimborsabilità delle cure farmacologiche. Nella maggior parte dei Paesi europei – sostiene FederAnziani – le terapie farmacologiche sono rimborsate fino al 100% del costo, con significativi benefici per le casse dello Stato, visto che il costo medio a paziente risulta inferiore fino al 60% rispetto all’Italia. La spesa media per paziente nel nostro Paese, infatti, è quasi il doppio della media europea: 706 euro contro 386»,
«Il problema dell’incontinenza cronica interessa oggi l’1,4% della popolazione che tradotto in cifre,nell’ambito della provincia di Verona, ammonta ad oltre 11.200 veronesi – dice Marco Bacchini, Presidente di Federfarma Verona, l’Associazione dei titolari di farmacia –. Federfarma Verona appoggia la proposta di FederAnziani che si tradurrebbe in un traguardo di civiltà sanitaria per quei pazienti che possono accedere alle cure e contemporaneamente favorirebbe un forte risparmio. L’utilizzo di farmaci sempre più sofisticati realizzati per migliorare la qualità della vita dei pazienti serve anche al contenimento della spesa sanitaria quando usati con intelligenza e lungimiranza».
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