spesa farmaceuticaL’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato i risultati del monitoraggio della Spesa Farmaceutica Nazionale e Regionale per il periodo tra i mesi di gennaio e di luglio 2017. L’organismo di vigilanza ha dapprima ricordato che «la legge n. 232/2016 ha definito all’articolo 1, commi 398 e 399, i due nuovi tetti della spesa farmaceutica a partire dall’anno 2017, mantenendo invariate le risorse complessivo pari al 14,85% del FSN». Essi sono rispettivamente pari al 7,96% per quanto riguarda il limite della Spesa farmaceutica convenzionata, e al 6,89% per la Spesa farmaceutica per acquisti diretti. «La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN – prosegue l’Aifa – nel periodo gennaio-luglio 2017, calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale e del pay-back 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 4.893 milioni di euro. Evidenziando un incremento, rispetto all’anno precedente, pari a 23 milioni (+0,5%)». Per i soli primi sei mesi, Federfarma aveva indicato alla fine di novembre un aumento dello 0,7%. «I consumi – aggiunge l’agenzia – espressi in numero di ricette (346 milioni di ricette), mostrano un decremento pari al -1,8% rispetto al 2016, mentre l’incidenza del ticket diminuisce dello 0,4% (-4 milioni di euro). Parallelamente, si osserva un incremento del 3,4% (+505,7 milioni) delle dosi giornaliere dispensate». Nel monitoraggio viene tuttavia specificato che «la spesa farmaceutica convenzionata, che concorre al tetto di cui alla legge 236/2016, cioè quella al lordo dei ticket regionali, è stata pari a 5.045,7 milioni di euro». In termini regionali, gli scostamenti più marcati sulla spesa convenzionata netta SSN, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, hanno riguardato le Marche (+4,6%) e la Lombardia (+3,22%). Registrati cali invece soprattutto in Sardegna (-2,85%) e in Sicilia (-1,62%). Si è così giunti al 7,73% del FSN, «con un avanzo di 148,2 milioni di euro. Si ricorda che il FSN non viene più calcolato tenendo conto del fattore di stagionalità bensì diviso in dodicesimi». Per quanto riguarda invece la Spesa farmaceutica per acquisti diretti, essa è risultata pari a 5.802 milioni di euro, ovvero pari all‘8,9% del FNS, mentre il tetto era fissato al 6,89%. Lo scostamento, pertanto, è stato di 1.306 milioni di euro. Ne consegue, prosegue l’Aifa, «che a livello nazionale la spesa complessiva del periodo gennaio-luglio 2017 si sia attestata a 10.847,7 milioni, evidenziando uno scostamento assoluto rispetto alle risorse complessive del 14,85% (9.689,6 milioni) pari a +1.158,2 milioni, corrispondente ad un’incidenza percentuale sul FSN del 16,63%. «Si sottolinea – ha concluso l’agenzia – che tale disavanzo è calcolato avendo escluso dalla spesa farmaceutica la stima delle risorse stanziate con i fondi per i medicinali innovativi oncologici e non oncologici».

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