L’Ufficio monitoraggio della spesa farmaceutica e rapporti con le Regioni dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso disponibili i dati relativi alla spesa farmaceutica nazionale e regionale, nonché alla verifica dei tetti programmati della spesa farmaceutica convenzionata e per acquisti diretti, per il periodo gennaio-marzo 2019. Con riferimento alla spesa farmaceutica convenzionata, ovvero i farmaci erogati dalle farmacie pubbliche e private dislocate sul territorio nazionale, si osserva una flessione del -0,8% degli importi relativi al fatturato. «La spesa farmaceutica convenzionata netta – si legge nel rapporto dell’Aifa – a carico del Ssn nel periodo gennaio-marzo 2019 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del pay-back 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 2.015,2 ml di euro evidenziando un decremento, rispetto all’anno precedente, pari a -16,1 ml di euro (-0,8%). I consumi, espressi in numero di ricette (149,9 milioni di ricette), mostrano un decremento pari a -0,3% rispetto al 2018, mentre l’incidenza del ticket aumenta del 0,4% (+1,7 milioni di euro). Parallelamente si osserva un incremento del +1,2% (+68,4 milioni di dosi giornaliere) delle dosi giornaliere dispensate».
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Osservando i dati relativi alle Regioni, si constata che essi sono perfettamente in linea con i trend relativi all’ultima rilevazione: Abruzzo (-10,00%), Sardegna (-4,4%) e Provincia Autonoma di Bolzano (-4,3%) quelle a maggior scostamento, mentre Sicilia (-0,0%), Basilicata e Valle d’Aosta (-0,1%) e Campania (-0,4%) le Regioni con la minor flessione. Segno positivo, invece, per Lombardia (+2,8%) ed Emilia Romagna (+1,7%). Ai dati relativi alla spesa farmaceutica convenzionata si aggiungono quelli relativi alla spesa farmaceutica non convenzionata, ovvero i farmaci erogati in ospedale, ma anche in distribuzione diretta e per conto. Nello specifico, l’Aifa riporta che «la verifica del tetto programmato della spesa farmaceutica per acquisti diretti del 6,89% al netto dei pay-back vigenti e dei fondi per gli innovativi non oncologici e innovativi oncologici evidenzia un’incidenza del 10,31%, pari ad un disavanzo rispetto alla spesa programmata di +973 ml €, di cui 260 si riferiscono alla spesa per farmaci innovativi Oncologici e non Oncologici non coperta dai rispettivi fondi».
Lo scorso luglio Iqvia, provider globale di dati in campo sanitario e farmaceutico, aveva previsto che anche il 2019 sarebbe stato caratterizzato da un superamento dei tetti di spesa. Secondo quanto riferito, inoltre, «le aziende farmaceutiche saranno nuovamente chiamate a ripianare il 50% dell’eccedenza della spesa farmaceutica per acquisti diretti per un totale di 1,2 miliardi di euro». Nello specifico, «la spesa farmaceutica per acquisti diretti nel 2019 oltrepasserà nuovamente il tetto programmato per legge. Infatti, secondo i calcoli, si prevede un disavanzo della spesa di circa 2,4 miliardi di euro rispetto ai 2,1 miliardi di euro dell’anno scorso. Il finanziamento totale del fabbisogno sanitario nazionale è stato fissato a 114,4 miliardi di euro, circa un miliardo in più rispetto all’anno precedente».
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