«Pur riconoscendo la necessità del rinnovo, finalmente, di un contratto scaduto da più di 8 anni, Conasfa ritiene che su tale ipotesi di accordo i punti da elaborare e da arricchire siano svariati». È quanto sottolinea una nota dell’Associazione nazionale farmacisti non titolari, a margine della pubblicazione dell’ipotesi di accordo relativa al rinnovo del Ccnl farmacisti. Per la sigla «le richieste avanzate dai collaboratori in questi ultimi mesi sono state perlopiù disattese: un aumento salariale dignitoso, un’adeguata retribuzione delle nuove mansioni con tutele legali e sanitarie». Alla luce di quanto evidenziato, Conasfa auspica che «si possano approfondire aspetti e tematiche ritenuti essenziali dai dipendenti di farmacia».
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Le novità dell’ipotesi di accordo Ccnl farmacisti
È utile ricordare che tra i principali punti introdotti nell’ipotesi di contratto, «si introduce una nuova figura professionale nell’Area Quadri che, nell’ambito della “Farmacia dei servizi”, svolga attività di gestione di uno specifico settore o area oppure assuma la responsabilità del coordinamento dei servizi nelle Farmacie organizzate per svolgere pluralità di servizi». Inoltre «si introduce un criterio di maturazione progressiva per i nuovi assunti: per coloro che saranno assunti dal 1° novembre 2021 dai titolari di Farmacie fino a 40 dipendenti, le ore di permesso aggiuntive alle ex festività (40 ore) verranno riconosciute in misura pari al 50%, decorsi tre anni dall’assunzione e in misura pari al 100% decorsi sei anni dall’assunzione. A tal fine si terrà conto anche del servizio prestato presso altre Farmacie e del periodo prestato in contratto a tempo determinato o di apprendistato».
Cossolo (Federfarma): «Farmacisti collaboratori patrimonio fondamentale della farmacia»
La nuova ipotesi era stata accolta favorevolmente dai dirigenti di Federfarma. Marco Cossolo, presidente della sigla, aveva evidenziato che «i farmacisti collaboratori sono il patrimonio fondamentale della farmacia, al pari dei cittadini, e sono essenziali nello sviluppo del nuovo modello di farmacia, come ampiamente dimostrato anche durante l’emergenza sanitaria legata alla pandemia. Il rinnovo del contratto è il giusto riconoscimento per l’attività svolta dai farmacisti collaboratori anche alla luce degli impegni assunti fin dall’inizio delle trattative per il rinnovo del contratto stesso».
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