cefL’Autorità per la concorrenza e il mercato si è espressa in merito all’operazione tra Cooperativa Esercenti Farmacia – realtà costituita da 1658 soci, attiva principalmente nella distribuzione all’ingrosso di prodotti farmaceutici (etici e generici) e parafarmaceutici, con un fatturato, nel 2015, pari a circa 1.100 milioni di euro – e Nord Est Farma che ha raggiunto un giro d’affari pari a circa 133 milioni di euro.
L’operazione in esame consiste nell’acquisizione da parte di C.E.F. del controllo esclusivo di N.E.F., tramite il 94,09% del capitale sociale. «Sulla base dei dati forniti dalle parti – spiega il Garante – nella distribuzione intermedia di farmaci, a livello nazionale, la quota detenuta da C.E.F. nel 2015 è stata pari a circa il 9,5%, mentre quella detenuta da N.E.F. è stimabile in circa l’1%. Sul territorio italiano sono attualmente presenti altri importanti e qualificati operatori, quali Comifar, titolare di una quota di circa il 15-20%, Alliance Healthcare, con una quota pari a circa il 10-15%, e Unico, con una quota di circa il 10-15%».
«Nel più circoscritto ambito della distribuzione intermedia di farmaci in Veneto – aggiunge l’Autorità – le quote di mercato detenute da C.E.F. e da N.E.F. nel 2015 sono state pari, rispettivamente, a circa il 19,2% e il 13,3%. Nelle regioni Lombardia e Friuli Venezia Giulia, nel medesimo periodo, C.E.F. è stata titolare di una quota stimabile rispettivamente in circa il 26,4% e il 7,8%, mentre N.E.F ha detenuto una quota di mercato pari a circa lo 0,4% e il 2,2%». Perciò, il parere del Garante è favorevole: «Tenuto conto di quanto sopra esposto, la concentrazione in esame non sembra implicare una modifica sostanziale delle posizioni delle parti sul mercato idonea a pregiudicare la struttura dell’offerta, sia per la presenza di numerosi e qualificati concorrenti, sia a causa della ridotta sovrapposizione di quote di mercato nei più circoscritti ambiti geografici regionali di riferimento (la quota congiunta delle parti oscilla tra il 10 e il 32,5%). Pertanto, l’operazione in esame non comporta, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della legge n. 287/90, la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati interessati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza».

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.