Governance farmaceutica«La revisione del prontuario che prevede il passaggio dai farmaci di fascia C a fascia A e viceversa, come il riequilibro dei prezzi diversi, di farmaci terapeuticamente equivalenti, va bene, ma bisogna estendere la revisione alla lista dei farmaci di Fascia C a Sop/Otc per avere maggiori benefici economici». Sono queste le parole di Ivan Giuseppe Ruggiero, della sigla LPI, in rappresentanza dei farmacisti titolari di parafarmacia, intervenuto a seguito della presentazione del documento di programmazione della nuova governance farmaceutica, a cura del ministro della Salute.

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Il documento, definito dallo stesso ministro Grillo come «la bussola per le politiche di riorganizzazione del sistema del farmaco», è stato il «risultato di mesi di incontri e riflessioni al tavolo insediato al ministero della Salute a cui, oltre a un gruppo di esperti indipendenti, hanno preso parte esponenti del Mef, del Mise e, naturalmente, delle Regioni».

Risultato che secondo Ruggiero può essere ulteriormente migliorato, nonostante l’associazione abbia «collaborato ad un emendamento nella legge bilancio che prevedeva la revisione del prontuario di fascia C al 31 dicembre di ogni anno». Emendamento successivamente stralciato, «chissà per quale motivo». Il dirigente sostiene che, con ulteriori modifiche, «da una parte si risparmierebbero circa 800 milioni di euro annui che si genererebbero dalla spesa pubblica e dall’altra circa un miliardo di euro l’anno, riducendo del 10% le visite ambulatoriali con un ricorso più mirato all’automedicazione».

Andando in tale direzione, sostiene Ruggiero, «si possono liberare ulteriori risorse, attraverso l’estensione dei servizi alle parafarmacie», con particolare riferimento alle «prestazioni analitiche prima istanza, screening, cup e come centri di erogazione in Ssn di ausili per incontinenza, per diabetici, celiaci e tutti i prodotti previsti dall’assistenza sanitaria integrativa e protesica inseriti nei livelli essenziali di assistenza».
Da qui l’appello di Ruggiero: «Mi auguro quindi che il Ministro, possa tenere in considerazione le proposte di Lpi, che non si distaccano molto da quanto riportato nel documento della nuova governance farmaceutica da Lei presentato, forse più coraggiose», rinnovando la disponibilità propria e dell’associazione che rappresenta.

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