Il 15 febbraio 2020 FarmaciaVirtuale.it ha reso noto ai propri lettori della costituzione del gruppo di farmacisti denominato “Farmacie rurali d’Italia”, che riunisce circa dieci delegati dell’assemblea nazionale di Federfarma. Si tratta, come spiegato dalla stessa sigla, di un «gruppo d’opinione che raggruppa una decina di delegati dell’Assemblea nazionale di Federfarma, il sindacato nazionale dei farmacisti titolari». Tra le prime iniziative della neo-formazione, la partecipazione alla manifestazione in favore delle piccole partite Iva che si terrà il prossimo 30 marzo a Roma in Piazza del Popolo, ove i farmacisti scenderanno in piazza assieme ai professionisti provenienti da altri settori.

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In occasione della manifestazione la sigla “Farmacia rurali d’Italia” ha precisato le motivazioni che hanno spinto gli organizzatori alla costituzione di una nuova formazione. «Per paura, per pura, semplice paura di un orizzonte che non si riesce a vedere colorato di azzurro – spiegano i farmacisti -. Le criticità, inutile elencarle, sono quelle di sempre, e, unite a quelle di impronta politico-sociale, fortemente impattanti sulle aree interne, stanno avendo un’influenza sempre più preoccupante sul comparto rurale». Ciò di fronte allo scenario del «paese che si spopola, la medicina generale che manca, il tessuto economico sempre più carente, servizi di ogni genere e tipo carenti per non dire spesso assenti ed una burocrazia imperante e fagocitante che rende sempre più complesso svolgere il lavoro».

Da qui, l’appello di Sechi, Sauro, Orlandi e Grubissa: «Non abbiamo risorse, non abbiamo incarichi remunerati da distribuire, possiamo contare solo sulla nostra volontà, disponibilità e sul sacrificio, ma è quel sacrificio che sino ad oggi ha fatto vivere, con tante difficoltà, noi e le nostre famiglie, al servizio delle nostre popolazioni. Abbiamo solo una certezza: quella dell’incertezza del futuro. Ma a testa bassa, ormai avvezzi a tante difficoltà, proveremo a lottare per la nostra vita professionale. Purtroppo non è un passo tratto dal “Libro cuore” di lontana memoria, ma è semplicemente la vita del farmacista rurale».

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