federfarma bellunoLa formula della farmacia associata ai servizi diventa vincente: per i bellunesi e i visitatori della provincia dolomitica l’elettrocardiogramma diventa sempre più accessibile proprio grazie alle farmacie. Ha preso il via la sperimentazione voluta da Federfarma Belluno in tutte le farmacie private del territorio per offrire a popolazione e turisti il servizio di telecardiologia, che permette di effettuare l’esame in pochi secondi e di avere una valutazione del tracciato da parte del cardiologo in qualche minuto. Tutto questo senza doversi recare in ospedale. In concreto, le persone interessate potranno andare in farmacia, dove sarà registrato un ECG a 12 derivazioni, trasmesso in tempo reale a una centrale operativa attiva 24 ore su 24 che in breve tempo risponderà con la refertazione del cardiologo. Gli esiti possono essere di tre tipi: il tracciato può presentarsi normale, meritevole di approfondimenti o, nel caso siano evidenziate patologie acute, verrà consigliato un ricorso al proprio medico di medicina generale oppure, nei casi più gravi, si richiederà l’intervento del 118. La sperimentazione durerà due mesi e sono state coinvolte 73 farmacie private della provincia, che si stanno dotando di un elettrocardiografo fornito da Cardionline Europe. I farmacisti, per essere pronti alla novità, hanno svolto nei giorni scorsi delle attività formative che possano garantire il perfetto utilizzo della strumentazione. «Non a caso Belluno è la prima provincia veneta a sperimentare questo servizio – spiega il presidente di Federfarma Belluno, Roberto Grubissa – Sappiamo, infatti, come per molti cittadini, specialmente per gli anziani, recarsi nelle strutture ospedaliere possa essere difficoltoso a causa dell’orografia del territorio. La farmacia è un presidio sanitario vicino a tutti i cittadini e questo la rende il luogo ideale in cui effettuare screening ed esami come l’elettrocardiogramma». «L’iniziativa bellunese – aggiunge Alfredo Orlandi, presidente del sindacato delle farmacie rurali Federfarma-Sunifar – conferma il ruolo della farmacia come fondamentale presidio sanitario, a volte l’ultimo rimasto sul territorio, e come punto di riferimento per la popolazione. Auspichiamo che l’alleanza tra farmacie rurali e istituzioni locali possa garantire non solo la difesa della sostenibilità futura del servizio in questa provincia montana, ma anche l’affiancamento ad altri servizi innovativi a beneficio di tutti, in particolare delle fasce più deboli della popolazione».

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