distribuzione farmaci“Tutti i cittadini liguri sono uguali e pertanto devono poter avere pari possibilità di accesso ai servizi sociosanitari anche nella distribuzione dei farmaci. Le minoranze hanno fatto una grande confusione, anche in modo strumentale, in merito alla delibera del 22 luglio che non toglie, ma semmai aggiunge l’opportunità per l’Asl 1 imperiese della distribuzione di alcuni farmaci, non solo diretta nelle farmacie ospedaliere ma anche ‘per nome e per conto’ nelle farmacie territoriali, garantendo così una maggiore comodità di accesso ai cittadini, senza aggravi sui costi a carico del paziente”. Lo dichiara la vicepresidente e assessore regionale alla Salute, Sonia Viale, intervenuta oggi in Consiglio durante la discussione sulla distribuzione dei farmaci salvavita e antitumorali – delibera n.673 del 22 luglio 2016 – al centro del dibattito della seduta odierna.

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La vicepresidente Viale ha sottolineato che il sistema attualmente prevalente in Liguria è quello della distribuzione ‘per nome e per conto’ nelle farmacie territoriali di quattro Asl liguri – tranne la Asl 1 imperiese – ma che la spesa complessiva dei farmaci di 203 milioni di euro è costituita per l’89% dalla distribuzione diretta – in ospedale – e per il restante 11% in distribuzione ‘in nome e per conto’ nelle farmacie territoriali. “È evidente quindi – sottolinea Viale – che siamo già in un regime dove è prevalente il sistema di distribuzione diretta e non abbiamo alcuna intenzione di abolirlo”. La vicepresidente Viale ha evidenziato inoltre che “è inaccettabile togliere, come l’opposizione richiede, ai cittadini delle Asl 2,3,4 e 5 la possibilità di andare nella farmacia sotto casa a ritirare i farmaci”. “Oggi – aggiunge la vicepresidente Viale – i pazienti della provincia di Imperia hanno orari e giorni limitati per ritirare i farmaci di cui hanno bisogno: solo tre mattine ogni settimana in quattro sedi, con grandi disagi per esempio per chi lavora, costretto a prendere ore di permesso sul lavoro. Un sistema fortemente penalizzante rispetto al resto della regione”. La vicepresidente ha infine ricordato come la spesa farmaceutica ‘in nome e per conto’ in Liguria sia tra le più basse d’Italia, mentre risultano margini di miglioramento sulla spesa farmaceutica ospedaliera. “Sostituire alla farmacia territoriale il servizio di consegna a domicilio a carico delle ASL – afferma Viale – è un costo, questo sì, insostenibile. La rete delle farmacie è da considerarsi una risorsa utile per avvicinare la sanità ai cittadini, soprattutto i più deboli e anziani, grazie alla propria diffusione capillare sul territorio. La creazione della ‘farmacia di comunità’, prevista dalla riforma di Alisa e che andremo a predisporre attraverso un apposito tavolo tecnico, potrà consentire un valido presidio sociosanitario per andare incontro ai cittadini in difficoltà e – conclude – per la distribuzione di presidi medici come pannoloni e presidi per diabetici”.

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