«Voglio tranquillizzare i pazienti in trattamento e le associazioni che tutelano i soggetti in terapia del dolore, il parere non contiene prescrizioni negative, pertanto non sarà bloccato l’utilizzo terapeutico della cannabis e continuerà a essere assicurato ai sensi della normativa vigente». È quanto rende noto Giulia Grillo, ministro della Salute, in seguito ad alcune notizie apparse su diversi organi di stampa relative ad un parere del Consiglio superiore di sanità sull’uso medico della cannabis. Parere, evidenzia il ministero, per lo più di natura tecnica e riferito all’aggiornamento di uno schema di decreto ministeriale 9 novembre 2015. Secondo quanto spiega il ministro, «il Css, organo tecnico scientifico, ha espresso un proprio parere, inviato nelle settimane scorse al ministro, per i successivi adempimenti da parte dell’Ufficio legislativo e della Dg Dispositivi medici e del servizio farmaceutico».

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Ciò valutando direzioni tecniche in modo da recepire quanto indicato dal Ccs, relativamente alla «necessità di avviare una sperimentazione clinica a maggior tutela dei malati». Fugando dunque i dubbi relativi ad un eventuale blocco o sospensione dell’utilizzo medico della pianta e dei suoi derivati. «I pazienti – spiega grillo – sanno bene che mi sono impegnata personalmente per aumentare le scorte di cannabis ad uso medico, incrementando le importazioni dall’Olanda e raddoppiando la produzione di cannabis dello Stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze, e proprio nei prossimi giorni insieme al ministero della Difesa e al Mipaaf finalizzeremo l’accordo per migliorare ancora il processo produttivo e garantire l’approvvigionamento ai malati». In tal senso, il ministro della Salute aveva chiesto lo scorso aprile delle verifiche in seguito a difficoltà segnalate dai pazienti, «nel reperimento del prodotto cannabis, evidenziando la necessità di individuare le criticità che impediscono la regolare dispensazione di tali preparazioni magistrali da parte delle farmacie».

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