Luciano Colombini, ex amministratore delegato del Gruppo Banca Finint, è stato nominato nuovo amministratore delegato di Banca Ifis, per il triennio 2019-2021. A darne notizia è lo stesso istituto, in seguito all’assemblea degli azionisti svolta a Mestre venerdì 19 aprile 2019. Nella stessa occasione è stato approvato il bilancio 2018 e distribuito agli azionisti il dividendo pari a 1,05 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge. Sono state inoltre attribuite le cariche ai consiglieri eletti: Sebastien Egon Fürstenberg alla presidenza, Ernesto Fürstenberg Fassio alla vice presidenza. Lo scorso marzo la società La Scogliera Spa, principale azionista di Banca Ifis, con il 50,17% delle quote, aveva fatto sapere che Colombini sarebbe stato aggiunto «all’elenco degli azionisti di maggioranza ai fini del rinnovo del consiglio di amministrazione della banca per il 2019-2021», ciò alla luce, aveva spiegato La Scogliera Spa, della «vasta esperienza nelle principali banche commerciali e banche di investimento». Colombini, spiegava la nota, «ha iniziato la sua carriera al Banco di Roma e nel 1984 è entrato a far parte della Banca Popolare di Vicenza, dove ha ricoperto varie posizioni di crescente responsabilità nei suoi vent’anni, essendo il suo ultimo incarico come direttore generale nel 2005». Inoltre, «tra il 2007 e il 2016 ha ricoperto il ruolo di direttore generale presso la Banca Popolare di Verona San Geminiano e San Prospero – Gruppo Banco Popolare, presso Unipol Banca – Gruppo Unipol e successivamente Gruppo Banco Desio e della Brianza».
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La candidatura di Colombini e quindi il conferimento dell’incarico sono successivi alla mancata riconferma di Giovanni Bossi, storico amministratore delegato di Banca Ifis. Ciò attraverso una lettera firmata da Sebastien Egon Fürstenberg, presidente de La Scogliera Spa, che lo informava della mancata futura ricandidatura alla guida del gruppo. Corre utile ricordare che Banca Ifis è divenuta proprietaria, nel luglio del 2018, del 70% di Credifarma Spa, finanziaria specializzata nel mondo della farmacia. L’operazione si era perfezionata attraverso l’acquisizione delle quote detenute da Unicredit e Bnl, Gruppo BNP Paribas, pari al 32,5% del capitale sociale di Credifarma, oltre all’acquisizione di una ulteriore parte di quote allora detenute da Federfarma, pari al 21,5% del capitale. A queste era seguito un aumento di capitale sociale, per un investimento complessivo pari a circa 8,8 milioni di euro. Alberto Staccione, direttore generale di Banca Ifis aveva dichiarato che «da banca dedicata all’impresa e specializzata nel finanziamento alle filiere produttive, abbiamo individuato nell’unione delle forze tra la già consolidata divisione farmacie di Banca IFIS e Credifarma un’opportunità unica a vantaggio del settore delle farmacie italiane».
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