Vendita di farmaci onlineNel periodo intercorso tra il mese di maggio del 2017 e quello di aprile del 2018, il numero di esercizi, tra farmacie e parafarmacie, autorizzati alla vendita online di medicinali Sop e Otc, risulta aumentato di 127 unità. Un dato che appare in frenata rispetto ai ritmi passati: nei soli primi cinque mesi del 2017, ad esempio, si era registrato un aumento di quasi un centinaio. Abbiamo chiesto a Pasquale Marzano, farmacista imprenditore, quale sia a suo avviso la ragione del rallentamento: «Penso che innanzitutto ci sia stata inizialmente una corsa da parte degli esercizi che erano già interessati a lanciarsi nel mercato online, e che dunque il calo sia in qualche modo fisiologico: si va verso numeri più “normali”. Ma penso che possa essere anche dovuto ad una constatazione da parte dei farmacisti, ovvero il fatto che in molti si sono accorti che per entrare sul serio nella vendita su Internet occorrono investimenti notevoli. In senso ottimistico si potrebbe dire che i professionisti della categoria stiano in qualche modo maturando, e comprendendo che da soli non possono farcela. Però non ne sono sicuro». Già un anno fa, lo stesso Marzano aveva spiegato al nostro giornale che la questione finanziaria è particolarmente rilevante: «Mi domando quali risposte avremmo se chiedessimo a chi ha ottenuto l’autorizzazione alla vendita online di farmaci Otc, e ha aperto un proprio sito, quali siano gli orizzonti che si è prefissato in termini di ritorno sull’investimento. Secondo me in molti hanno le idee poco chiare su questo punto». Il farmacista aveva poi sottolineato i costi che occorre affrontare: «Bisogna immaginare che per aprire un sito Internet che abbia un pizzico di interazione, ad esempio per gestire le giacenze in tempo reale, occorrono circa 3.000 euro. A questo occorre aggiungere ad esempio un database di fotografie. E soprattutto una persona che segua il portale, perché finché si fanno 30 o 40 scontrini al giorno, può forse bastare il personale della farmacia, ma quando questi diventano 200 o 300 al giorno, serve un collaboratore dedicato. Per questo, alla fine, non siamo lontani da 30 o 40.000 euro all’anno il che rappresenta un costo proibitivo per una singola farmacia».

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