«Il pericolo delle possibili truffe collegate alla vendita illegale di vaccini anti Covid, denunciato oggi da Polizia e Nas, è anche all’attenzione di Aifa». È l’allarme lanciato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in una nota seguita ad una serie di segnalazioni sul territorio nazionale. «In queste settimane – evidenzia Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa -, la pressione mediatica e politica sul tema delle vaccinazioni ha visto operare intermediari non controllati, che come nel caso della Regione Umbria segnalato dai Carabinieri, cercano di frodare le amministrazioni, oppure propongono farmaci privi dei requisiti di sicurezza necessari». Il dirigente evidenzia che «per questo è fondamentale che non si deroghi dal rispetto delle norme per l’importazione dei farmaci, lavorando semmai per far sì che il meccanismo di acquisto centralizzato gestito dalla Commissione Europea diventi più efficiente e rapido».
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«Rischio di infiltrazione di prodotti falsificati»
«Ho chiesto agli uffici – prosegue Magrini – di dare riscontro anche alle richieste di chiarimenti normativi provenienti da più amministrazioni e che non sarebbero di competenza di Aifa: questo per evitare che la mancata conoscenza del quadro regolatorio da parte di strutture poco abituate alla gestione di emergenze come queste, possa generare uno spazio per l’infiltrazione di prodotti falsificati, pericolosi per i nostri pazienti».
Il ruolo della distribuzione intermedia
In merito alla distribuzione dei vaccini anticovid, è utile evidenziare che lo scorso gennaio l’Associazione distributori intermedi (Adf) aveva palesato la disponibilità della rete logistica per la distribuzione sul territorio italiano. Ciò «considerata la capillarità della rete distributiva e la disponibilità di importanti infrastrutture – aveva evidenziato Alessandro Morra, presidente Adf – grazie alle quali, anche nel corso della pandemia, la distribuzione intermedia ha continuato e continua a garantire la puntuale e sicura fornitura di farmaci e prodotti sanitari ai cittadini, non appare funzionale affidare la consegna dei vaccini anti-Covid ad altri operatori estranei alla filiera del farmaco».
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