Dopo il primo appello lanciato lo scorso novembre, l’Associazione distributori intermedi (Adf) rimarca la disponibilità nell’avere un ruolo centrale per la gestione logistica dei vaccini anti-covid su tutto il territorio nazionale. «Considerata la capillarità della rete distributiva e la disponibilità di importanti infrastrutture – si legge in una nota siglata da Alessandro Morra, presidente Adf – grazie alle quali, anche nel corso della pandemia, la distribuzione intermedia ha continuato e continua a garantire la puntuale e sicura fornitura di farmaci e prodotti sanitari ai cittadini, non appare funzionale affidare la consegna dei vaccini anti-Covid ad altri operatori estranei alla filiera del farmaco».
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Strutture e risorse collaudate
«Potendo confidare su strutture e risorse collaudate e sul necessario know-how – fa sapere Morra -, già a novembre scorso ci siamo dichiarati pronti a fare la nostra parte, al fianco delle Istituzioni e delle farmacie per assicurare modalità efficienti, sicure e tempestive nella distribuzione dei vaccini anti-Covid. Oggi, a nome di tutte le aziende associate, ribadisco ancora una volta la disponibilità immediata della Distribuzione intermedia del farmaco a distribuire i i vaccini anti-Covid, garantendo ai massimi livelli sicurezza, tempestività e capillarità di stoccaggio e distribuzione».
Servizio pubblico essenziale dei distributori intermedi
Quanto all’aspetto distributivo, Adf precisa che «i distributori intermedi forniscono un servizio pubblico essenziale» e per questo motivo «devono essere provvisti di apposita autorizzazione all’esercizio dell’attività e sono soggetti a stringenti vincoli normativi atti a garantire la qualità e l’integrità del medicinale. Implementazioni che richiedono investimenti ingenti di risorse». Inoltre «le criticità innescate dalla pandemia hanno mostrato la resilienza e la professionalità della categoria che, in collaborazione con le farmacie e le Istituzioni nazionali e regionali, svolge l’imprescindibile funzione, all’interno del sistema sanitario nazionale, di raccordo tra produzione e dispensazione finale del farmaco e che contribuisce sempre più sostanzialmente a servizi di salute pubblica». Da qui, l’invito di Morra per un dialogo con le istituzioni: «Adf ritiene sia giunto il momento di aprire un confronto istituzionale, anche nella prospettiva di scenari futuri, sul valore e la funzione della distribuzione intermedia quale risorsa strategica del sistema Paese a supporto di governo e cittadini».
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