Da oggi in Italia i pazienti colpiti da Trombocitopenia indotta da eparina (Hit) possono disporre di una nuova opzione terapeutica, grazie all’immissione in commercio di Danaparoid Sodico, da parte di Mylan Italia Srl, società del gruppo Viatris. Il farmaco è il primo ad essere approvato anche nella prevenzione della Trombosi venosa profonda in pazienti che hanno manifestato nella loro storia clinica un episodio di Hit, in situazioni in cui non deve essere usata l’eparina, in assenza di trombosi in corso. L’annuncio arriva a pochi giorni dalla Giornata mondiale della trombosi con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione su una patologia ancora troppo spesso trascurata e sottovalutata, responsabile di condizioni cliniche che conducono alla morte di 1 persona su 4 ogni anno nel mondo, con un numero di vittime superiori a quelle causate nel complesso dall’Aids, il cancro al seno e alla prostata e dagli incidenti stradali.

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Le caratteristiche della reazione avversa all’eparina

La Trombocitopenia indotta da eparina (Hit) è una rara reazione avversa al farmaco immuno-mediata che si verifica dopo l’esposizione all’eparina, condizione che nel 30-50% dei casi si associa a un rischio aumentato di sviluppare eventi trombotici arteriosi o venosi e che può portare all’amputazione di un arto o addirittura alla morte. Annualmente si stimano circa 5.000 persone colpite da Hit3 ma per gli esperti la complessità nell’identificazione e nella diagnosi di questa rara condizione fa sospettare numeri ben superiori. Secondo Laura Borgna, Head of Hospital Care Business Unit and Policy & Market Access di Viatris in Italia, «la disponibilità di Danaparoid rappresenta la conferma dell’impegno di Viatris nell’area della trombosi e il completamento del portfolio di farmaci anticoagulanti. Fornire accesso a questa opportunità terapeutica ci permette di colmare un importante unmet need clinico, allineando l’Italia ad altri Paesi europei in cui questa terapia è disponibile da anni e consentendo alla classe medica di intervenire in maniera efficace e sicura sia nella cura della Hit acuta sia nella prevenzione della trombosi venosa profonda in pazienti con anamnesi di Hit».

Decisiva diagnosi precoce e tempestiva

Rossella Marcucci, Professore Ordinario dell’Università di Firenze e Direttrice della SOD Malattie Aterotrombotiche dell’AOU Careggi, evidenzia che «La Hit è una complicanza rara che richiede una diagnosi precoce e tempestiva. L’iter diagnostico, però, spesso si rivela un percorso ad ostacoli: i soggetti che ne sono colpiti, infatti, provengono da reparti clinici diversi – tra cui cardiochirurgie, chirurgie ortopediche, chirurgie generali, per cui esiste la figura dell’esperto in trombosi ed emostasi, che non è presente in tutti i presidi ospedalieri. Per questo, sarebbe importante costruire dei veri e propri network, mettendo a sistema le competenze esistenti sia a livello nazionale sia a livello locale. Se per la diagnosi c’è ancora tanto da fare, importanti passi avanti sono invece compiuti dalla ricerca scientifica. L’approvazione di Danaparoid Sodico in Italia rappresenta infatti un importante passo avanti nella presa in carico del paziente, consentendo inoltre di intervenire sulla profilassi degli individui più a rischio con un’anamnesi di Hit».

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