Il 13 giugno 2023 si è tenuta a Milano, presso la Fondazione Luigi Rovati, una conferenza stampa intitolata “Una nuova era nella prevenzione dell’Hiv: la rimborsabilità della PrEP storico passo avanti nella lotta contro l’infezione”. L’evento è stato promosso da Viatris Italia, che ha avuto una parte determinante nell’iter di approvazione da parte dell’Aifa della rimborsabilità del trattamento per la profilassi pre-esposizione (PrEP) di persone Hiv negative, a base di emtricitabina e tenofovir disoproxil. La richiesta all’Agenzia italiana del farmaco è stata fatta da Mylan Pharmaceuticals Limited, che fa parte del gruppo Viatris. Alla conferenza stampa sono intervenuti numerosi esperti quali: Andrea Antinori, direttore Uoc Immunodeficienze virali all’Inmi Spallanzani di Roma, Andrea Gori, dipartimento malattie infettive, ospedale Luigi Sacco, università di Milano e presidente Anlaids sezione lombarda, Stefano Vella, docente di salute globale presso l’Università Cattolica di Roma, Bruno Marchini, presidente Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids (Anlaids onlus), Sandro Mattioli, presidente Plus – Rete italiana persone Lgbt+ sieropositive, Fabio Torriglia, country manager di Viatris Italia, e Laura Borgna, hospital care business unit and policy & market access director di Viatris Italia.

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Una svolta per l’Italia

I relatori hanno delineato l’attuale quadro della situazione epidemiologica dell’Hiv in Italia e nel mondo, illustrando i progressi raggiunti nella prevenzione e nel trattamento dell’infezione, grazie alla collaborazione tra istituzioni, società scientifiche, associazioni e aziende. In Italia, ancora oggi, si registrano 1.770 nuove diagnosi all’anno (dati 2021). Tra i più significativi progressi conseguiti dalla scienza per arginare i contagi, troviamo il trattamento per la profilassi pre-esposizione (PrEP), un medicinale indicato, sempre in abbinamento a pratiche sessuali sicure, per la profilassi pre-esposizione al fine di ridurre il rischio di infezione da Hiv-1 sessualmente trasmessa in adulti e adolescenti ad alto rischio. Il trattamento, già rimborsato in altri paesi europei, diviene ora accessibile ai cittadini anche in Italia, grazie all’impegno sostenuto da Viatris, azienda storicamente impegnata nella lotta all’Hiv e nel rendere l’accesso ai farmaci equo, soprattutto per le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione. «Viatris ha il compito di rendere i farmaci accessibili al più vasto numero di persone possibili – ha dichiarato Torriglia aprendo i lavori –. Attraverso partnership con il mondo accademico, i medici, i farmacisti e le istituzioni, vogliamo guidare il cambiamento, come quello di cui parliamo oggi. Questo è un momento storico, perché siamo riusciti a mettere a disposizione di numerose persone una terapia come la PrEP».

Il percorso per giungere alla rimborsabilità

L’iter per rendere la PrEP rimborsabile è partito nel 2021 ed è stato preceduto da una storia di stretta collaborazione tra vari attori, come spiega a FarmaciaVirtuale.it Laura Borgna, hospital care business unit and policy & market access director di Viatris Italia. «Siamo giunti a questo obiettivo grazie alla collaborazione tra la nostra azienda, varie associazioni, medici, società scientifiche e pazienti (questi ultimi con un ruolo molto importante) – afferma Borgna –. Il percorso è iniziato grazie a Giulio Corbelli, primo presidente di Plus Lgtb, oggi scomparso prematuramente. Era impegnato in diversi tavoli nazionali e internazionali ed è entrato in contatto con altri colleghi di Viatris, a loro volta impegnati in prevenzione e profilassi nei rispettivi paesi. In seguito ci siamo incontrati a Roma e mi ha parlato della PrEP, della sua importanza come strumento di prevenzione per una popolazione vulnerabile e a rischio, sottolineando come fosse fondamentale la rimborsabilità di questo trattamento, il cui costo rappresentava di sicuro una barriera. Ci siamo quindi attivati per chiederne la rimborsabilità, coinvolgendo il mondo scientifico per produrre dati ed evidenze che ne dimostrassero il beneficio. Questo lavoro ha portato a una risposta concreta dell’autorità. È stato un percorso molto lineare, senza particolari criticità, di cui siamo molto soddisfatti».

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