“Recupera e respira” è un progetto ideato e promosso da Chiesi Italia e Federfarma con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa, che mira a modificare le abitudini nello smaltimento degli inalatori incoraggiando i pazienti a restituirli in farmacia per il corretto smaltimento, ha portato alla raccolta e allo smaltimento di oltre 73mila inalatori respiratori nella regione. L’iniziativa è stata patrocinata dalla Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg), Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) e Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), e si avvale della collaborazione di Assinde, società di coordinamento e raccolta dei resi farmaceutici.
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Propellenti classificati come gas serra
Come evidenziato dai promotori dell’iniziativa «“Recupera e respira” nasce come risposta all’impegno di Chiesi di raggiungere zero emissioni nette di gas a effetto serra (Ghg) entro il 2035 e si propone di modificare le abitudini nello smaltimento degli inalatori incoraggiando i pazienti a non gettare i dispositivi medici nella raccolta indifferenziata, ma a restituirli in farmacia per il loro corretto smaltimento». In particolare «i propellenti (Hfa) degli inalatori spray utilizzati per il trattamento delle malattie respiratorie più diffuse sono classificati come gas serra. Sebbene rappresentino meno dello 0,1% delle emissioni a livello globale, “Recupera e respira” si propone di eliminare anche queste minime tracce grazie al processo di termovalorizzazione».
I dati dell’andamento della raccolta
Quanto all’andamento del progetto, Chiesi ha spiegato che «dall’avvio del progetto due anni fa, le farmacie territoriali presso le quali sono stati collocati i box per la raccolta dei dispositivi, sono state 360 e il tasso di recupero1 degli inalatori, sul totale di quelli con doppia associazione Ics/Laba, è del 25,2%. La raccolta interessa inalatori spray e polvere per il trattamento di asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), non solo di Chiesi ma di tutte le aziende farmaceutiche del mercato di riferimento». Nel dettaglio «la raccolta è passata dai 30.255 inalatori del primo anno a 43.469 unità al 30 giugno 2024. Nel dettaglio: dal 1° settembre 2022 al 30 giugno 2023 sono stati raccolti 30.255 inalatori con un tasso di recupero del 22,6%, mentre dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024 sono stati raccolti 43.469 inalatori con un tasso di recupero del 27,3% e una crescita di 4 punti percentuali rispetto alla prima raccolta».
Modello virtuoso che ha coinvolto l’intera filiera della salute
Raffaello Innocenti, Ceo & Managing Director Chiesi Italia, ha osservato che «Chiesi si impegna a migliorare la qualità della vita delle persone e quella dell’aria. Siamo infatti consapevoli che una salute migliore per tutti può essere raggiunta anche attraverso un modo di pensare e di fare impresa responsabile, che integra nelle proprie scelte non solo la variabile economica, ma anche quelle sociale e ambientale. Siamo orgogliosi di aver contribuito alla creazione di un modello virtuoso che ha coinvolto l’intera filiera della salute e i risultati raggiunti finora ci spingono a continuare anche nel 2025».
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