Meno Medici di medicina generale (Mmg) e meno Pediatri di libera scelta (Pls) a disposizione dei cittadini italiani. Questa la fotografia che emerge dal rapporto sui medici di medicina generale pubblicato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Secondo i dati riportati nel documento, in Italia dal 2019 al 2021, il numero assoluto dei medici di base è diminuito di 2.178 unità e quello dei pediatri di libera scelta di 386. La media degli assistiti per singolo Mmg è di 1.237 pazienti. Estendendo l’analisi agli ultimi anni, si osserva una riduzione progressiva tanto dei medici di base quanto dei pediatri. Nel 2019 gli Mmg che esercitavano sul territorio italiano erano 42.428, passati a 41.707 nel 2020 e ulteriormente scesi a 40.250 nel 2021. La stessa parabola discendente caratterizza i pediatri, passati da 7.408 a 7.285 fino a 7.022 unità. Nel 2021 si registrano 6,81 medici di base e 1,2 pediatri per 10.000 abitanti. Mettendo a confronto i dati italiani con quelli europei, l’Agenas rileva che «nel 2020 nell’Unione europea il maggior numero di Mmg è stato registrato in Francia (94.000), seguita dalla Germania (85.000), mentre il Portogallo (medici abilitati all’esercizio della professione) e l’Irlanda hanno riportato il maggior numero di Mmg per 10.000 abitanti (rispettivamente 29,2 e 18,8 per 10.000 abitanti)».
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Medici sempre più anziani e con più pazienti
Scorrendo il rapporto dell’Agenas, non può non balzare agli occhi l’elevata anzianità dei medici di base. Un dato su tutti: su 40.250 professionisti 30.303 si sono laureati da oltre 27 anni, contro circa 4.000 laureati da 20-27 anni, circa 2.000 da 13-20 anni, 3.196 da 6-13 anni e 666 laureati negli ultimi sei anni. Interessante anche notare che a fronte di meno medici e sempre più anziani, il numero medio di assistiti per ogni professionista non sia variato di molto nel triennio esaminato. Nel 2019 i cittadini assistibili erano 1.224, nel 2020 hanno raggiunto 1.238 e nel 2021 sono scesi di una sola unità a 1.237. Il dato varia in base alle regioni. In particolare il numero maggiore di assistiti si riscontra nella Provincia autonoma di Bolzano (1.494), in Lombardia (1.450) e in Calabria (1.423), mentre il numero minore si registra in Sicilia (1.034), Molise (1.030) e Umbria (1.020). Esaminando, invece, il numero di Mmg ogni 10.000 abitanti la regione con l’indice più elevato è l’Umbria (8,34), seguita dal Molise (8,32) e dall’Abruzzo (8,1). Viceversa, tra le regioni con un rapporto Mmg/abitanti più basso troviamo la P.A. di Bolzano (5,47), la Lombardia e la Calabria (entrambe circa 5,8).
Le previsioni per il futuro
Sulla base dell’età pensionabile dei medici e del numero di posti disponibili al Corso di formazione in medicina generale negli anni dal 2022 al 2025, l’Agenas ha elaborato una stima sul probabile numero di medici di medicina generale in entrata e in uscita nei prossimi anni. Secondo tale analisi, si ipotizza che entro il 2025 cesseranno il servizio 13.780 professionisti ed entreranno in attività 10.148 nuovi medici, con una variazione quindi di 3.632 Mmg in meno. Tra le regioni più penalizzate troviamo il Lazio (-584 medici), la Sicilia (-542), la Campania (-398) e la Puglia (-383).
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