Mercoledì 17 gennaio 2024 la Commissione nazionale formazione continua (Cnfc) in seno all’Agenas ha approvato il documento recante «Programma nazionale Ecm 2023-2025». I relatori hanno sottolineato che la pubblicazione «intende fornire quel richiamato sistema di pianificazione pluriennale delle attività della Cnfc previsto dall’Accordo Stato-Regioni e, al contempo, specificare le priorità da attuare già a partire dal 2024».

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Provider accreditati e sistemi regionali

Come osservato nel rapporto, «il sistema Ecm è fondamentale per garantire che i professionisti sanitari abbiano accesso a una formazione continua di alta qualità, per mantenere e arricchire le proprie competenze professionali. Allo stato, il sistema Ecm si caratterizza per numeri imponenti se relazionati al settore di pertinenza. Basti pensare che solo a livello nazionale sono attualmente accreditati 1.043 provider. Nei singoli sistemi regionali sono poi accreditati numerosi altri provider rappresentati per lo più dalle aziende sanitarie pubbliche».

Analisi del sistema nazionale Ecm

Entrando in merito all’offerta formativa, la Cnfc ha evidenziato che «è di centrale interesse comprendere la consistenza del sistema nazionale Ecm da un punto di vista quantitativo (numero di eventi erogati per anno) avendo riguardo alle singole tipologie». Inoltre «la pandemia da Sars-Cov-2 ha acceso i riflettori sull’opportunità di una riflessione sul sistema di formazione Ecm. In tale solco, i lavori della Commissione, nel triennio 2020-2022, sono stati orientati al ripensamento sia in termini di contenuto, con l’introduzione di tematiche di interesse nazionale legate all’emergenza, sia in termini di metodologie formative, con l’incremento della formazione a distanza e la previsione di tipologie formative ibride (residenziali ed a distanza)».

Formazione a distanza e residenziale: gli andamenti nel tempo

Quanto ai dati sugli andamenti della Formazione a distanza (Fad), «si è assistito a un aumento del 532% degli accreditamenti degli eventi Fad tra il 2019 e il 2020 e del 788% tra il 2019 e 2021. In termini generali, la Fad ha visto una crescita pari al 40% nei due anni coincidenti con il periodo emergenziale (2020-2021). Nello specifico, gli eventi Fad erogati nel triennio 2020/2022 sono stati: 15.058 per l’anno 2020, 10.034 per l’anno 2021, 10.787 per l’anno 2022». Sulla formazione residenziale (Res) «durante la pandemia, le disposizioni governative hanno portato a una significativa riduzione degli eventi di tale tipologia di formazione pari al 180%. Nello specifico, la formazione Res è passata da 32.638 eventi per l’anno 2019, a 8.118 eventi per l’anno 2020 aumentando a 11.665 eventi per l’anno 2021, fino ad arrivare a 22.141 nel 2022». Un cenno anche alla Formazione sul campo (Fsc), secondo cui «si svolge in “contesti lavorativi qualificati”, si rileva una diminuzione del 30% degli eventi inseriti a sistema nel 2020 rispetto a quelli erogati nell’anno 2019 con 520 eventi registrati. Nell’anno 2021, si è registrata una ripresa della Fsc con un aumento del 19% degli eventi rispetto a quelli del 2019 ovvero 1237 eventi registrati. Questo trend positivo è proseguito nel 2022 con 1.773 eventi di Fsc registrati».

Aspetti fondanti del settore Ecm

Secondo la commissione «i dati passati in disamina rappresentano la cartina di tornasole per cogliere la fase di metamorfosi che sta caratterizzando il sistema di formazione Ecm, al pari di numerosi ulteriori settori della società. La fase di cambiamento di cui sopra, del resto, si caratterizza per la trasversalità e, dunque, interessa alcuni degli aspetti fondanti del settore Ecm. Per citarne alcuni di quelli che verranno funditus descritti nel prosieguo, è possibile far riferimento alle tipologie formative, alla qualità della formazione oltre che a numerosissime tematiche che richiedono diffusione nella comunità dei professionisti». Si rimanda al rapporto integrale nella sezione “Documenti allegati”.

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