Prescrizioni effettuate dai farmacistiLa Francia si appresta ad avviare una sperimentazione di particolare importanza per le farmacie. In due regioni, infatti, i farmacisti potranno dispensare alcuni medicinali soggetti ad obbligo di ricetta medica, anche in assenza della stessa. A renderlo noto è il giornale specializzato Le quotidien du pharmacien. La novità è stata introdotta grazie ad un emendamento alla legge di finanziamento del sistema sanitario, che è stato approvato dalla commissione Affari sociali dell’Assemblea nazionale (il Parlamento di Parigi) il 12 ottobre 2018. «A partire dal 1 gennaio 2019 – indica il testo della disposizione – e per una durata di tre anni, a titolo sperimentale, lo Stato potrà autorizzare in due regioni scelte dai ministri della Salute e della Sicurezza sociale la dispensazione di farmaci soggetti ad obbligo di prescrizione, da parte delle farmacie territoriali, anche in assenza della stessa».

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Ciò riguarderà unicamente alcuni medicinali, soltanto alcune patologie e nel quadro di «un protocollo medico e di cooperazione che deve essere stipulato con il medico». Per far sì che la norma venga effettivamente attuata, tuttavia, è necessario aspettare il via libera definitivo da parte dell’Aula, che dovrebbe arrivare tra il 24 e il 31 ottobre. La lista dei medicinali che saranno oggetto della sperimentazione, inoltre, sarà indicata in un’ordinanza specifica. Le patologie per le quali sarà concesso al farmacista di effettuare una prescrizione dovrebbero invece essere la cistite, la congiuntivite e l’eczema.
In attesa di sapere se il Parlamento francese confermerà l’emendamento, il quotidiano specializzato non esita a parlare di «piccola rivoluzione per il mondo della farmacia. La sperimentazione si ispira al modello Netcare che esiste in Svizzera: nel marzo del 2018, il 20% delle farmacie elvetiche proponeva già questo tipo di servizio ai pazienti». Il tutto gestito secondo un sistema con il quale «si è cercato di armonizzare la qualità e la sicurezza della dispensazione dei medicinali da parte dei farmacisti territoriali».

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