medicina e salute di genereIn medicina, il concetto di equità si associa a una maggiore capacità di curare l’individuo, perché lo prende in considerazione come persona specifica e appartenente a un determinato genere. È proprio la differenza di genere, infatti, a identificare esigenze diverse sul fronte delle terapie, oltre a influenzare l’accesso, la qualità e l’aderenza alle cure stesse. A dirlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che fin dal 2002 ha istituito il Dipartimento per il genere e la salute della donna. Ed è sulla base di questo principio che, per l’anno accademico 2015-2016, il dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi della Basilicata ha deciso di ampliare la propria offerta formativa, inaugurando la 1a edizione del Master Universitario di II livello in “Medicina e Salute di Genere”, un programma formativo multidisciplinare di durata annuale organizzato in collaborazione con il Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata e gli Ordini dei Medici delle Province di Potenza e Matera.

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Il bando di ammissione, pubblicato al link ufficiale, scade venerdì 4 dicembre 2015. Il percorso formativo prevede un massimo di 40 posti e sarà attivato al superamento della soglia minima di 20 iscrizioni. Il Master è aperto ai laureati in Farmacia, Medicina e Chirurgia, Biologia e Biotecnologie, Psicologia, Sociologie e lauree equipollenti. La selezione sarà effettuata sulla base del voto di laurea (max 45 punti), degli eventuali titoli posseduti (max 10 punti) e di un colloquio (max 45 punti). Il corso è strutturato in 1500 ore totali (60 CFU) in un anno, suddivise tra didattica frontale, studio individuale, seminari, prova finale. Le attività, che si svolgeranno prevalentemente presso la sede di Potenza, sono organizzate in tre moduli didattici: Principi di base della medicina di genere; Evidenze scientifiche riguardanti le differenze di genere, con particolare riguardo agli apparati cardiovascolare, neurologico, endocrino e respiratorio; Evidenze cliniche e tossicologiche riguardanti le differenze di genere, con particolare riguardo alle patologie di natura endocrina e metabolica, neoplastica e reumatologica.

L’obiettivo è quello di formare una figura professionale che sia in grado di comprendere e diffondere le conoscenze scientifiche in ambito biomedico relative alla Medicina di Genere, nell’ottica di farla percepire come un obiettivo strategico per la sanità pubblica. Individuare con chiarezza le differenze tra i generi in ogni fase della vita e della cura, infatti, è fondamentale per migliorare lo stato di salute di donne e uomini.

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