Abbassare l’aliquota Iva sulle mascherine dal 22% al 4%. È questa, semplice, quanto essenziale, la proposta che Federfarma avanza con la finalità di mitigare il prezzo delle mascherine e fare in modo che queste possano essere acquistate dalle farmacie e cedute ai cittadini a prezzi più contenuti. Lo fa sapere la stessa Federfarma, la quale rende noto che la proposta «si unisce a quella di distribuire gratuitamente in farmacia tutti i dispositivi che dovessero pervenire dal canale della protezione civile – parte dalla considerazione che la necessità di approvvigionarsi delle mascherine continuerà a caratterizzare anche le fasi successive all’emergenza in atto, sicché è ragionevole ritenere che tale materiale possa assumere la veste di vera e propria misura di profilassi al pari dei dispositivi medici destinati a soggetti affetti da menomazioni funzionali permanenti, che scontano, appunto, un’Iva al 4%».

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Come è noto, sono diversi gli episodi un cui le farmacie hanno acquistato mascherine a prezzi lontani da quelli di mercato, rendendo a loro volta onerosa la cessione al pubblico ad un prezzo contenuto. «Anche in questo caso – puntualizza il sindacato territoriale – Federfarma avanza una proposta concreta per venire incontro alle esigenze dei cittadini, tenuto conto del fatto che la riduzione dell’IVA non sembra poter incidere particolarmente sulle previsioni di gettito, visto che, prima dell’emergenza sanitaria in atto, la vendita delle mascherine presentava volumi ridottissimi con connessi limitati introiti Iva».

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