«Le farmacie rappresentano un partner importante per garantire la continuità assistenziale sul territorio grazie alla loro grande capillarità. Ecco perché abbiamo approvato un documento importante che riconferma la distribuzione dei farmaci del Prontuario ospedale-territorio da parte delle farmacie per conto delle ATS e, a seguito di un confronto con le organizzazioni sindacali, definisce una razionalizzazione della spesa farmaceutica a carico della Regione con un risparmio di circa 3 milioni di euro l’anno».
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Ad affermarlo è stato l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, che ha anche annunciato l’approvazione di «un protocollo di collaborazione per la partecipazione delle farmacie al percorso di presa in carico dei pazienti cronici e fragili».
Il membro della giunta lombarda ha specificato che «solo pochi giorni fa è stato concluso il confronto con le sigle sindacali principalmente rappresentative delle farmacie pubbliche e private sui contenuti tecnici ed economici del nuovo accordo. Questo confronto ha avuto l’obiettivo di realizzare un’ulteriore razionalizzazione della spesa farmaceutica a carico della Regione mediante il superamento del criterio fondato sulla differenziazione della remunerazione in forza del costo del farmaco, come era in precedenza, e attraverso un migliore allineamento della remunerazione del servizio ai valori economici negoziati da altre Regioni con caratteristiche epidemiologiche e logistiche più simili alla Lombardia, come Piemonte e Veneto».
L’intesa sulla Dpc delle ATS dei farmaci del PHT prevede 7 euro per le farmacie convenzionate pubbliche e private per confezione erogata, che diventano 9 per le rurali sovvenzionate e le farmacie con fatturato SSN non superiore a 450.000 euro. È da qui che, per la Regione, si otterrà secondo Gallera un risparmio di 3 milioni di euro all’anno. «Le farmacie – ha aggiunto l’assessore – rappresentano sul territorio uno dei principali punti di riferimento per i pazienti cronici ed i loro familiari, vista la professionalità, la facile accessibilità e la capillare presenza sul territorio. Per questo è nostro obiettivo coinvolgerle direttamente nella presa in carico della cronicità. Daremo adeguata informazione ai soggetti idonei per il ruolo di gestore, di co-gestore e di erogatore per la presa in carico, sull’opportunità di sottoscrivere accordi con Federfarma Lombardia e Assofarm/Confservizi Lombardia per l’erogazione di servizi che riguardano l’aderenza e l’appropriatezza terapeutica, l’esecuzione di test autodiagnostici, come i test per glicemia e colesterolo.
Gli accordi con Federfarma potrebbero riguardare anche i servizi di telemedicina come l’utilizzo di dispositivi per il monitoraggio dell’attività cardiaca in collegamento con i centri di cardiologia accreditati dalle Regioni o dispositivi per effettuare elettrocardiogrammi con modalità di telecardiologia». Inoltre, si punta, attraverso una sperimentazione, a «permettere ai pazienti cronici il ritiro dei propri farmaci direttamente con la tessera sanitaria sfruttando il Fascicolo Sanitario Elettronico», al fine di «evitare inutili passaggi presso lo studio del proprio medico per il ritiro dei promemoria».
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