pharmaceutical careI servizi di pharmaceutical care offerti dalle farmacie territoriali in Europa si stanno sviluppando e diffondendo? A fornire una risposta è uno studio pubblicato in agosto sulla rivista Journal of Evaluation in Clinical Practice, negli Stati Uniti. L’analisi, intitolata “Provision of pharmaceutical care by community pharmacists across Europe: Is it developing and spreading?” è stata curata da un nutrito gruppo di ricercatori provenienti da numerose nazioni del Vecchio Continente: dal Regno Unito al Portogallo, dalla Svezia all’Italia. E ancora – tra le altre – Spagna, Lituania, Malta, Ungheria, Germania, Norvegia e Paesi Bassi.
«La pharmaceutical care – spiegano gli autori dell’analisi – rappresenta uno strumento particolarmente utile per migliorare la gestione dei trattamenti da parte dei pazienti. L’implementazione di tale servizio in modo diffuso, tuttavia, richiede un considerevole sforzo in termini organizzativi e per questo spesso non è completamente presente nei servizi sanitari». Al fine di fotografare lo stato dell’arte nel continente, è stato predisposto un questionario, sottoposto alle farmacie territoriali e basato sulla Behavioural Pharmaceutical Care Scale. Le realtà coinvolte fanno parte di 16 nazioni; le risposte sono state raccolte tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013, quindi sono state confrontate con i dati relativi ad un precedente sondaggio, effettuato nel 2006.
I risultati – sebbene gli stessi autori sottolineino che, a causa di una serie di limitazioni, è necessario valutare i numeri con prudenza – indicano che l’offerta di servizi di pharmaceutical care risulta aumentata in modo solo leggero nel corso del periodo. Un aumento registrato sostanzialmente in tutti i Paesi, benché in modo più significativo in Danimarca e Svizzera. «Lo studio mostra dunque una leggera evoluzione. Un progresso lento che suggerisce la presenza di una serie di barriere, capaci di ostacolare l’abbandono da parte dei farmacisti del loro ruolo meramente “tradizionale”. Per questo è necessario un supporto da parte delle istituzioni e una remunerazione che tenga conto dei servizi di pharmaceutical care».

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