Come è noto, il primo luglio 2019 è entrato in vigore l’obbligo di invio telematico e memorizzazione elettronica dei corrispettivi per le attività con fatturato superiore ai 400mila euro. Ad esse si aggiungeranno tutte le altre a partire dal 1 gennaio 2020. La strada percorsa per l’adeguamento è stata caratterizzata da non poche difficoltà operative, al punto da spingere diverse associazioni di categoria, tra cui Federfarma, a scrivere a più riprese all’Agenzia delle entrate. Con la finalità di venire in soccorso alle attività commerciali che non avevano completato per tempo l’adeguamento, l’Agenzia aveva predisposto diverse modalità operative alternative per l’invio dei corrispettivi, principalmente destinate a quelle ancora sprovviste di un Registratore Telematico funzionante. In tale direzione, il 29 luglio 2019, sono divenuti operativi i servizi all’interno dell’area “Fatture e Corrispettivi”.

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Si tratta di un servizio web che consente, aveva spiegato l’Agenzia, «l’upload di un file con i dati dei corrispettivi complessivi di una singola giornata, distinti per aliquota Iva o con indicazione del “regime di ventilazione” (senza distinzione tra imponibile e imposta), oppure di un file compresso con i file dei dati dei corrispettivi delle singole giornate». In aggiunta alla prima modalità, «un secondo servizio, disponibile sempre online all’interno del portale Fatture e corrispettivi, permette in alternativa la compilazione dei dati dei corrispettivi complessivi giornalieri, sempre distinti per aliquota Iva o con l’indicazione del “regime di ventilazione”». Infine, un’ultima modalità, prevede «una terza soluzione di invio “extraportale” consente la trasmissione dei dati dei corrispettivi giornalieri tramite protocollo https o sftp, mediante un sistema di cooperazione applicativa». Servizi dedicati ad attività come le farmacie con un numero elevato di transazioni giornaliere, tali da rendere inefficiente il processo di caricamento manuale di ogni singola transazione e necessaria una modalità di invio “massivo”.

Coloro che non fossero riusciti ad aggiornare, acquistare o installare per tempo i Registratori Telematici entro il 1 luglio, avrebbero dovuto continuare ad utilizzare il vecchio Misuratore Fiscale o a compilare le Ricevute Fiscali cartacee, rilasciare lo scontrino fiscale o la ricevuta fiscale al cliente, ed infine compilare il Registro di Prima Nota dei Corrispettivi. È stato previsto che l’invio dei corrispettivi, per un periodo transitorio di sei mesi, fino al 31 dicembre, debba essere effettuato entro la fine del mese successivo. Dunque, l’operazione di trasmissione per i corrispettivi di luglio è stata da effettuarsi entro il 2 settembre, e così via fino a dicembre 2019. Ad oggi non si ha invece riscontro delle questioni segnalate all’Agenzia delle entrate da Federfarma. Si tratta di una serie di dubbi di natura operativa e fiscale, che il sindacato aveva rivolto lo scorso luglio alla stessa Agenzia.

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