A poco più di due settimane dall’avvio dell’obbligo di invio telematico e memorizzazione elettronica dei corrispettivi, entrato in vigore il primo luglio 2019 per le attività con fatturato superiore ai 400 mila euro, sono sei i principali dubbi che Federfarma ha notificato all’Agenzia delle Entrate con una nota firmata da Marco Cossolo, presidente dello stesso sindacato. I quesiti, di natura fiscale ed operativa, interessano varie sfere dell’attività professionale. Due di essi riguardano la ventilazione dei corrispettivi e la relativa impostazione da attivare sul Registratore Telematico, a seconda che l’attività operi in regime di ventilazione o di Iva ordinaria. Federfarma evidenzia a tal proposito che «la farmacia oltre alla cessione di beni (e quindi con il regime della “ventilazione Iva”) ha anche “corrispettivi da servizi” (per fare un esempio l’IVA può essere al 22% se il farmacista noleggia un apparecchio per aerosol oppure addirittura si parla di “operazioni Iva Esente” quando emette uno scontrino per “prestazioni holter”). Come va effettuato l’invio dei dati dei corrispettivi a fine giornata? Devono essere effettuate due diverse chiusure di cassa: una per l’IVA ventilata e una per i servizi?». Un secondo quesito riguarda la ventilazione: «Tenuto conto che non è possibile emettere il documento commerciale senza indicazione delle aliquote IVA per la merce in ventilazione, è corretto impostare la natura “altro non IVA”, per non far uscire le aliquote distinte sul documento commerciale?».

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Altri due quesiti, invece, riguardano il registro dei corrispettivi di emergenza e l’annullamento di una chiusura giornaliera. Nel primo caso, Federfarma chiede all’Agenzia «nel caso si presentasse un problema relativo al registratore telematico, come accadeva in passato, i corrispettivi della giornata andranno annotati nel registro cartaceo dei corrispettivi d’emergenza. Tali corrispettivi devono essere inoltrati telematicamente nella prima occasione utile, oppure dovranno essere aggiunti alla contabilità unicamente per determinare l’importo dell’IVA dovuta?». Nel secondo, relativo all’annullamento di una chiusura giornaliera dei corrispettivi già inoltrata telematicamente, Federfarma evidenzia che «dalle Specifiche tecniche approvate per la fase transitoria (provvedimento del Direttore Agenzia Entrate del 4/7/2019) emerge che sia possibile l’annullamento di una trasmissione telematica di chiusura giornaliera già effettuata. Si invita a chiarire meglio la procedura e come sia possibile sostituire tale trasmissione con un’altra, corretta, nel caso in cui si sia già provveduto ad inoltrare, nel frattempo, altre chiusura giornaliere».

Infine, un ultimo quesito riguarda la possibilità di utilizzare carta ordinaria non fiscale: «Il nuovo Registratore Telematico – chiede Federfarma – consente di emettere il documento commerciale (anche virtualmente mediante invio per email al cliente); tale documento è sostitutivo del precedente scontrino fiscale. Venendo meno la finalità fiscale, atteso che la trasmissione telematica dei corrispettivi assolve a detta funzione, è ancora necessario l’utilizzo della tipologia di carta termica omologata?». A questo quesito va ad aggiungersi uno già notificato all’Agenzia nella prima settimana di luglio, relativo alle modalità di battitura dello scontrino “a credito” in concomitanza della presentazione mensile della distinta contabile riepilogativa. Questione che ad oggi non ha ancora trovato una risposta ufficiale dall’Agenzia delle entrate.

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