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di Giovanni Milano

Il Dr. Andrea Pieretto è Responsabile dell’Assistenza, Formazione e Consulenza Informatica alle Farmacie clienti di Punto Farma srl, società di Brescia con filiale in Veneto. Andrea si occupa di informatica in Farmacia dal 2002 e il software distribuito da Punto Farma srl è Wingesfar/Copernico.

Giovanni Milano: Cos’è cambiato dal punto di vista informatico in Farmacia negli ultimi vent’anni?

Andrea Pieretto: Non serve andare così indietro nel tempo. La Farmacia è evoluta, si è trasformata in ragione del mercato negli ultimi dieci anni in maniera molto radicale. Quando ho cominciato questo lavoro, circa dieci anni fa, la Farmacia non aveva tutte le esigenze tecniche e commerciali che sono invece necessarie oggigiorno. I cambiamenti principali sono stati appunto dettati dal mercato non solo per quanto attiene la Farmacia nel suo insieme ma anche dal lato dello sviluppo del gestionale. In particolare mi riferisco all’implementazione di strategie di marketing e strumenti di supporto a queste strategie.

GM: L’informatica in Farmacia segue le innovazioni che in altri settori sono all’ordine del giorno?

AP: Riconosco che hardware e software hanno fatto passi da gigante, specie in altri settori, quindi chi offre servizi alle Farmacie ha sicuramente un ampio margine di miglioramento. Ciononostante dal punto di vista delle esigenze della Farmacia media esiste sicuramente un’offerta di servizi informatici sufficiente anche se non necessariamente allineate ad altre realtà. Ciò è dovuto anche alla scarsa utilità che alcune recenti innovazioni possono esprimere in Farmacia.

GM: Occupandoti spesso di formazione, puoi darci un’impressione sulla padronanza, da parte del personale e titolari di farmacia, dei sistemi informatici attualmente installati in farmacia?

AP: E’ mia opinione che l’utente medio titolare di Farmacia abbia una scarsa conoscenza dei benefici che l’informatica potrebbe apportare al suo lavoro e non è in grado di utilizzare appieno le potenzialità dei gestionali. La media dei farmacisti non utilizza più del 20-30% degli strumenti software messi a disposizione dai gestionali; Punto Farma ha tra i suoi obiettivo quello di stimolare l’apprendimento del restante 70% del gestionale per ottenere quei benefici che ulteriori integrazioni del programma non potrebbero apportare.

GM: Quanto è conveniente per un farmacista lo studio, l’uso continuo e ragionato del gestionale?

AP: I benefici sono subito evidenti. Essi riguardano le performance di vendita, la convenienza d’acquisto, il rapporto con il cliente, l’immagine della farmacia. Parlando ad esempio di marketing, i gestionali e le società di servizi offrono molto. Tempo ed energia saranno sicuramente necessari per capire e mettere in pratica le tecniche più utili, però il titolare moderno deve staccarsi sempre più dalla vendita al banco e lavorare dietro le quinte con il gestionale.

GM: Le lacune nelle conoscenze informatiche che il farmacista medio deve colmare per essere più produttivo, possono essere tali da suggerire di delegare ad un collaboratore interno della Farmacia già esperto queste attività ed ottenere dei benefici in tempi più brevi?

AP: Sì. E’ impensabile che il farmacista moderno faccia fronte a tutti gli aspetti della gestione della Farmacia da solo. Poteva farlo dieci anni fa, non certo con la mole di lavoro che si affronta oggi. La via maestra è quella di investire sui propri dipendenti e collaboratori. Essi sono una delle risorse più importanti della Farmacia e delegare a loro delle funzioni è fondamentale. Nel caso della formazione viene in aiuto proprio la Software House che dovrebbe mettere a disposizione una gamma di esperienze e conoscenze che difficilmente un farmacista può avere autonomamente. Le Software House che si limitano ad un’assistenza generica sul gestionale e al controllo dell’hardware presente limitano anche i loro stessi clienti. Quando è possibile, consiglio sempre di offrire dei servizi di consulenza piuttosto che di mera assistenza informatica.
GM: Se dovessi identificare una caratteristica fondamentale di successo di un software per farmacia, quale indicheresti?

AP: L’immediatezza d’uso, ovvero le informazioni importanti devono essere immediatamente fruibili. Le attività nella Farmacia sono talmente tante che non è possibile perdere tempo nella ricerca dell’informazione oltre quello strettamente necessario.

GM: Quali sono le caratteristiche vincenti per un’azienda che vuole inserirsi nel mercato dei servizi e consulenze informatiche per Farmacie?

AP: Il mercato del software per Farmacie è abbastanza maturo. Propone almeno un paio di gestionali leader che non lasciano spazi vuoti da colmare da parte di strutture terze.
Un’azienda ben organizzata, in grado di riuscire a rispondere molto velocemente alle esigenze del cliente, sicuramente ha chance in più di affermarsi sul territorio come distributore di uno dei software leader. Un altro punto importante è la presenza in organico di tecnici non eccessivamente specializzati in un aspetto dell’assistenza, ma in grado di far fronte con flessibilità e competenza alle necessità della Farmacia. E’ importante che il cliente farmacista sappia di poter attingere presso la propria Software House ad un pool di consulenti/tecnici tutti similmente capaci di affrontare qualunque tipo di richiesta pertinente. Un altro aspetto importante è il rapporto numerico tra numero di tecnici e farmacie assistite. La mia esperienza mi porta a suggerire quello di 1 tecnico ogni 30 massimo 35 farmacie per offrire un servizio con standard qualitativi sufficienti.

GM: E’ un opzione valida oggi, per le Farmacie che insistono tutte sullo stesso territorio, quella di fondare una società di servizi e consulenze informatiche da gestire in prima persona?

AP: E’ difficile confrontarsi con colossi che hanno centinaia o migliaia di clienti al proprio seguito. Forse una struttura snella, con costi molto ridotti, con una dislocazione molto locale può ancora costruirsi una sua ragione di esistenza senza però aspirare a fare il salto di qualità verso numeri da migliaia di installazioni. Ritengo inoltre che sia più facile che una società del genere possa avere successo al Centro-Sud Italia piuttosto che al Nord.

GM: Quali consigli daresti ad un neolaureato che vuole avvicinarsi al mondo dell’informatica in farmacia e magari arrivare a fare il tuo stesso lavoro?

AM: Il primo consiglio che mi sento di dare è quello di conoscere bene i sistemi server in ambiente Windows che, al momento, sono di gran lunga i più presenti nelle installazioni italiane. Ovviamente deve avere voglia di imparare nuove soluzioni informatiche e di provare con il farmacista le migliori soluzioni ai problemi. Allo stesso modo è importante avere grandi doti di ascolto e comunicazione. Un tecnico molto bravo e preparato ma privo di doti di comunicazione, avrebbe grande difficoltà a lavorare in questo ambiente.

GM: In conclusione, vuoi suggerire ai nostri lettori una funzione di Wingesfar da approfondire?

AP: Sicuramente suggerisco di studiare ed utilizzare il nuovo ordine diretto. E’ un programma di Wingesfar su cui gli sviluppatori hanno investito molto tempo. Tra le altre cose è stata implementata una Calcolatrice finanziaria per rispondere alla seguente domanda: quanti pezzi devo vendere (e quindi quanti giorni mi servono, in base al VMG) per coprire l’intero costo della fornitura? In pratica ci permette di considerare in maniera veramente completa la convenienza d’acquisto. Quest’ultima è diventata l’attività più importante, ancor più della vendita. Acquistando bene, con buone condizioni, la Farmacia potrà sicuramente limitare i danni della crisi che ha investito un po’ tutti.

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