Il Ddl Concorrenza potrebbe essere discusso al Senato a metà febbraio

Si è tenuto mercoledì 25 gennaio un incontro tra il governo, i capigruppo di Camera e Senato e i relatori del disegno di legge sulla Concorrenza. L’iter di approvazione di quest’ultimo, come noto, è stato di fatto sospeso nello scorso autunno, in ragione della volontà dell’esecutivo e della maggioranza di attendere l’esito del referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre, evitando di dibattere su un testo che ha più volte diviso i partiti. Anche dopo la consultazione, però, il provvedimento non è più apparso nei calendari dei lavori del Senato, facendo parlare di congelamento della norma. Mercoledì per la prima volta qualcosa ha ricominciato a muoversi. Come riferito dall’agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, uno dei relatori, Luigi Marino, ha parlato di «impegno condiviso» al fine di portare il Ddl Concorrenza «in Aula al più presto». Lo stesso parlamentare ha anche aggiunto però che sarà la prossima riunione dei capigruppo a fissare una data precisa per la discussione e il voto al Senato: «La mia speranza è che si tratti della seconda o terza settimana di febbraio». Una previsione condivisa anche dall’altro relatore del provvedimento, Salvatore Tomaselli, secondo il quale «realisticamente ci sarà l’ok del Senato entro febbraio». Il dato che risulta più positivo per coloro che sostengono il disegno di legge è il fatto che la Camera ha già inserito la norma nel proprio calendario dei lavori, per il mese di marzo. Montecitorio ha già approvato in prima lettura il Ddl, ma dovrà rivederlo per via delle modifiche che sono state effettuate a Palazzo Madama. Marino ha in ogni caso specificato che è possibile un’approvazione definitiva entro la fine del mese di marzo. Quanto a possibili ulteriori modifiche, benché i relatori ritengano la norma «sostanzialmente chiusa», essa comunque «non è blindata». Qualche «limatura o integrazione da parte del governo» è perciò ancora possibile.