Dopo attese e incertezze avvicendatesi negli scorsi mesi, è arrivato il via libera da parte del Governo alla somministrazione dei vaccini anti-Covid nelle farmacie italiane. In una nota congiunta la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) e la Federazione nazionale unitaria titolari di farmacia (Federfarma) condividono il proprio compiacimento per la risoluzione. «Fofi e Federfarma – dichiarano – accolgono con estrema soddisfazione la decisione del ministro della Salute e di tutto il Governo di coinvolgere direttamente farmacisti e farmacie nella campagna vaccinale contro il Covid-19. Questa scelta valorizza la rete delle farmacie e la professionalità dei farmacisti che sono parte integrante del Servizio sanitario nazionale in sinergia con medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari del territorio».

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«Farmacisti sempre disponibili, ma serve rinnovo del contratto»

Fofi e Federfarma hanno sostenuto fin dall’inizio la disponibilità delle farmacie a mettersi a disposizione per diventare punti di somministrazione vaccinale, interfacciandosi con le istituzioni per portare avanti gli accordi e stabilire le migliori modalità operative. Ma, alla luce dei nuovi servizi erogati, diviene ancora più urgente il rinnovo del contratto nazionale, altro ambito a cui le due organizzazioni stanno lavorando. «In questi mesi difficili, l’impegno di tutti i farmacisti è stato e continua a essere decisivo. Per dare il giusto riconoscimento al lavoro dei colleghi collaboratori, è necessario che si giunga a una positiva conclusione delle trattative per il rinnovo del contratto nel più breve tempo possibile, per far sì che farmacisti e farmacie possano affrontare questo nuovo e importantissimo compito nelle condizioni migliori su tutto il territorio nazionale».

Il contributo delle farmacie nell’accelerazione della campagna vaccinale

Sull’effettivo supporto delle farmacie al piano nazionale di somministrazione dei vaccini anticovid Assofarm aveva fornito una prima stima dell’impatto, contando le oltre 19mila farmacie pubbliche e private e gli oltre 70mila farmacisti di comunità, che possono accelerare in modo rilevante il numero dei vaccini somministrati quotidianamente. Come affermano Fofi e Federfarma, l’efficienza e la presenza costante delle farmacie è già stata comprovata nel servizio reso ai cittadini fin dall’inizio della pandemia e, più recentemente, con il servizio tamponi rapidi. «I farmacisti e le farmacie – dichiarano le sigle – sono orgogliosi di poter dare il proprio contributo alla lotta contro il Covid-19 moltiplicando i punti di vaccinazione per rendere facilmente accessibile al cittadino questo importante servizio che contribuirà a raggiungere in sicurezza e con tempestività la copertura vaccinale della popolazione. Le farmacie, del resto, hanno già dato nel corso della pandemia una risposta efficace, efficiente e continuativa ai bisogni della popolazione e alle esigenze del Servizio sanitario nazionale, garantendo non soltanto l’assistenza farmaceutica, ma anche nuovi servizi e prestazioni resi necessari dall’emergenza, come l’effettuazione dei tamponi rapidi».

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