Dal 1 gennaio 2019 la fattura elettronica diventerà obbligatoria nei rapporti tra privati (B2B). Si tratta della stessa novità che sarà introdotta già a partire dal 1 luglio del 2018 per i prodotti petroliferi e per le prestazioni delle ditte subappaltanti coinvolte negli appalti pubblici. A sottolinearlo è Roberto Santori, commercialista dello studio legale Bacigalupo-Lucidi, che spiega come nel Ddl governativo di bilancio 2018, sia stata infatti introdotta «l’obbligatorietà della fattura elettronica anche tra privati», come «uno dei punti cardine della lotta all’evasione». Essa, inoltre, consentirà di «semplificare e ridurre consistentemente il numero degli adempimenti fiscali».
«Proprio per effetto della dematerializzazione dei documenti – specifica l’esperto – si ridurrà ragionevolmente in termini rilevanti l’emissione di fatture false e la possibilità di omettere le registrazioni contabili per uno o ambedue i soggetti coinvolti, ovvero di annotare contabilmente importi inferiori rispetto all’effettiva transazione. Inoltre, i contribuenti vedranno semplificati importanti adempimenti fiscali, come le dichiarazioni annuali, le certificazioni uniche, il modello 770, ecc.». Ciò perché «i dati che vi dovranno figurare saranno tendenzialmente precompilati e quindi già certificati dall’amministrazione finanziaria. In realtà, quindi, dall’obbligatorietà della fatturazione B2B avranno da guadagnarne anche le farmacie, e d’altronde quelle da noi assistite già sanno di che si tratta».
Il riferimento è al fatto che la “dematerializzazione” delle fatture di acquisto – come riferito ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it – è stata già perfezionata dallo Studio da oltre due anni, «seguita da quella delle fatture di vendita (alla pubblica amministrazione come ai privati) e da successive importanti innovazioni tecnologiche fino alla realizzazione di Skynet, uno strumento di larga semplificazione della raccolta e trasmissione dei dati contabili (compresi quelli bancari) con la massima riduzione degli adempimenti per le farmacie che se ne avvalgono, ormai di numero superiore al 65%. La fatturazione elettronica B2B dovrebbe quindi trovarci ben preparati ad accoglierla». Si dovrà attendere, in ogni caso, l’esame da parte del Parlamento del disegno di legge affinché la norma venga approvata.
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