È pur sempre una sperimentazione, dal 2019 al 2021, ma assume il profilo tutt’altro che teorico. Si chiama «Implementazione rete farmacie delle aree interne del Matese e del Fortore» e riguarda la messa in opera della Farmacia dei servizi in due delle quattro aree interne del Molise, mediante la partecipazione delle farmacie al servizio di assistenza domiciliare integrata (Adi) a supporto delle attività del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta. Nello specifico, la Regione Molise consentirà – in una prima fase, estesa poi a tutte le restanti Aree Interne -, alle farmacie di 12 Comuni del Fortore e 14 del Matese, di essere dotate della strumentazione necessaria per effettuare prestazioni analitiche di prima e seconda istanza. Le farmacie territoriali rientranti nella prima tranche di assegnazione, saranno dotate, a totale carico della Regione, di un kit che comprende sfigmomanometro con rilevazione fibrillazione atriale, elettrocardiografo a 12 derivazioni contemporanee, holter cardiaco a 3 derivazioni, holter per il monitoraggio dinamico della pressione arteriosa nelle 24h, videodermatoscopio a luce bianca polarizzata, spirometro e misuratore SpO2, analizzatore sangue (profilo lipidico), analizzatore sangue (PT/INR), analizzatore urine a 12 parametri, analizzatore sangue (emoglobina glicata), ed infine analizzatore sangue per emocromo (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine, emoglobina, ematocrito).

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In aggiunta a ciò, verrà fornita alle farmacie la possibilità di effettuare refertazione a distanza mediante un centro specialistico di riferimento a livello regionale. I risultati delle prestazioni inoltre, attraverso un’apposita piattaforma software sviluppata ad-hoc per il progetto, confluiranno nel Fascicolo sanitario elettronico (Fse) del paziente. Per questo motivo la farmacia diviene di fatto parte integrante del Fse. Gli importi stanziati per l’implementazione del progetto, finanziati dalla legge di Stabilità 2015, sono di 7 milioni di euro per l’Area Interna del Matese e di 8,5 milioni di euro per l’Area Interna del Foltore. Importi che consentiranno di finanziare l’intero periodo di sperimentazione per il triennio 2019-2021. Tutto ciò con l’obiettivo di elevare il livello di assistenza di prossimità verso i cittadini residenti nei Comuni coinvolti e ridurre i ricoveri impropri verso i presidi ospedalieri e i Pronto Soccorsi di riferimento (codici bianchi e verdi), vedendo le farmacie come fulcro di un meccanismo virtuoso.

«Su 170 farmacie presenti in Molise – spiega a FarmaciaVirtuale.it Luigi Sauro, presidente di Federfarma Molise – ne abbiamo 51 che fatturano meno di 150mila euro all’anno. Questo valore fa comprendere il contesto in cui ci troviamo. L’ aiuto che tali farmacie ricevono dalla Regione è l’indennità di residenza di circa 16.000 annui e una buona remunerazione della Dpc». Quanto alla genesi del progetto, Sauro racconta che «già dal 2016, quando ero vice presidente nazionale del Sunifar di Federfarma, si parlava delle aree interne, ovvero quei territori selezionati da ogni Regione su cui lavorare per invertire il trend dello spopolamento. Gli assi portanti, su cui si poteva agire – e si è agito -, sono sanità, scuola e trasporti. In Molise, nell’area relativa alla sanità, si è riusciti ad inserire la Farmacia dei servizi».

Con questo progetto – di cui si è parlato a Roma lo scorso marzo al convegno Sunifar sulle Aree Interne curato da Silvia Pagliacci, presidente Sunifar, e da Cittadinanza -, l’obiettivo è di «abbattere i tempi delle liste di attesa riferite a tale tipologia di prestazioni». In sostanza, evidenzia Sauro, «il farmacista diventa a tutti gli effetti un soggetto convenzionato esterno della Regione. Da un lato, il medico curante che, quando ritiene opportuno, interviene sul paziente inviandolo direttamente alla farmacia. Dall’altro, la farmacia che eroga i servizi sul territorio, rimborsati dalla Regione secondo un piano tariffario prestabilito». Non solo. In aggiunta a ciò, infatti, «c’è anche un tariffario che la Regione ha stabilito e che consente al farmacista di poter erogare il servizio privatamente».

Inoltre, spiega Sauro, «resta il problema le farmacie delle Aree Esterne che non rientrano in tale sperimentazione, ma con l’aiuto della Regione queste potranno accedere ad un finanziamento europeo che consentirà di attrezzarsi per erogare gli stessi servizi delle Aree Interne. Il progetto principale, in ogni caso, è stato completamente finanziato e la Regione ha già bandito la gara per l’acquisto delle attrezzature». A quanto risulta, processo dovrebbe concludersi entro giugno 2019 per le prime farmacie assegnatarie. «Da li – continua Sauro -, partiremo subito con formazione  e promozione, nonché con l’assegnazione degli ulteriori lotti di kit in favore delle farmacie. In generale, vorrei portare la farmacia ad una regionalizzazione perché è giusto che vadano messe sotto un ombrello protettivo, vista anche la costante flessione dei fatturati, i quali non consentirebbero la sopravvivenza di un numero elevato di farmacie». In altre parole, conclude il dirigente, «l’auspicio è che un giorno la Regione consentirà di stipendiare direttamente i farmacisti operanti nelle farmacie private, al fine di salvaguardare oltre che la rete di farmacie, soprattutto i bisogni dei pazienti sul territorio».

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