Con 275 voti a favore, 206 no e 27 astenuti, la Camera ha approvato in via definitiva, giovedì 7 febbraio 2019, il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. Mercoledì 6 i parlamentari avevano votato la questione di fiducia posta dal Governo sull’approvazione del testo, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, in sostanza identico a quello approvato dal Senato, ciò con 310 voti a favore e 245 contro.

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Nell’occasione erano stati presentati due ordini del giorno relativi al mondo della farmacie, di Rostan (Leu) e Trizzino (M5s). Il primo riferito alla possibilità di commercializzare i farmaci con obbligo di ricetta, a carico del cittadino, negli esercizi di vicinato. Il secondo relativo alla riduzione della componente societaria nell’ambito delle società di capitali. Questi due punti sono stati al centro del dibattito e della discussione, alimentando un acceso confronto all’interno della categoria. Con particolare riferimento alla possibilità da un lato di poter veder contingentato il capitale nel controllo delle farmacie, e, dall’altro, la contropartita di estendere la commercializzazione della fascia C anche agli esercizi di vicinato. Modifiche al sistema farmaceutico che, sebbene abbiano avuto vita breve, potrebbero comunque essere recuperate in un disegno di legge di iniziativa parlamentare.

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