cloud-in-farmacia-suranoIl percorso alla scoperta del cloud in farmacia comincia con l’intervista dell’Ing. Cristian Surano, CEO di S’Moove Software, software house giovane e dinamica che sviluppa software per farmacie e non solo.

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Quali saranno i vantaggi del cloud in farmacia?

“Per il farmacista scegliere una soluzione cloud in farmacia significa innanzitutto riallocare il tempo disponibile per fare il farmacista e non il sistemista. In pratica il farmacista non dovrà più preoccuparsi della gestione dei server, degli aggiornamenti software e banca dati, dei backup, ecc… Basterà una connessione ad Internet per accedere ai dati della farmacia e all’operatività della farmacia. Il cloud in farmacia sarà sempre accessibile, 24 ore su 24. Inoltre, vi è maggiore sicurezza nella gestione dei dati, in quanto i dati sono ospitati su strutture esterne dotati di sicurezza industriale e con dati replicati in più sedi geografiche, nella fattispecie Dublino ed Amsterdam. I locali sono progettati per resistere a terremoti, maremoti e disastri ambientali, insomma, nessun tipo di problema nella conservazione dei dati. Un altro vantaggio è quello di avere i dati e il software sempre aggiornati, senza badare più ai lunghi e snervanti aggiornamenti di banca dati. Grazie al cloud in farmacia abbiamo una semplificazione totale. Slegarsi dall’hardware, dall’obsolescenza delle ‘macchine’, significa avere un notevole risparmio economico. Aggiungerei anche il notevole risparmio economico da parte del farmacista, perché pagherà solo ciò che consuma, arrivando ad un abbattimento dei costi fino al 50%. Cosa non trascurabile, visti i tempi.”

In pratica come funziona l’utilizzo di un gestionale in cloud in farmacia?

“La nostra soluzione non è basata su tecnologia WEB, in pratica il farmacista installa in autonomia un client scaricato dal nostro portale, proprio come succede con software tipo Skype o alle app sugli smartphone o tablet. L’accesso ai dati e all’operatività della farmacia avviene tramite un’autenticazione con nome utente e password. Al momento della connessione il software installato sul PC legge i dati conservati sul cloud e la postazione è pronta per lavorare. Con il cloud in farmacia posso installare il software anche su un altro PC che non è in farmacia, quindi ad esempio a casa, o su un portatile. E questa è una libertà non trascurabile, visti gli artifici a cui oggi sono costretti i farmacisti per gestire connessioni da remoto. Se guardiamo oggi la ‘remotizzazione’ della connessione, ovvero l’accesso alle risorse della farmacia dall’esterno della farmacia, ci rendiamo conto che vengono utilizzate soluzioni come desktop remoto, o altri strumenti come team viewer, con le conseguenti problematiche sistemistiche come ad esempio l’apertura di porte sul firewall, sul router, insomma, un aggravio di tempo, risorse, e spesso di stabilità.”

Quali problemi pratici risolverà il cloud in farmacia?

“Risolverà innanzitutto il problema dell’obsolescenza delle macchine, aiuta il farmacista ad essere sempre aggiornato perché ha sempre l’ultima versione del software e della banca dati. Un altro problema che risolverà è quello della replicazione dei dati, ovvero i dati saranno presenti su vari datacenter replicati, distanti tra loro centinaia di chilometri. Possiamo dire finalmente addio problemi di perdite di dati.
Il farmacista da oggi non avrà più la necessità di costruirsi un CED in casa, quindi server, backup del server e migliaia di euro investiti. Uno degli slogan del cloud in farmacia è “concentrati sul tuo business”, in questo caso, il farmacista farà il farmacista, non preoccupandosi della rete in farmacia. In ultimo, un altro vantaggio pratico è la scalabilità: le risorse messe a disposizione sono on demand, lo spazio di occupazione e la potenza di calcolo può essere esteso all’infinito, e non avremo mai più problemi di aggiungere in casa ulteriori risorse hardware.”

Perché io farmacista dovrei scegliere un cloud in farmacia?

“Il farmacista sceglierà il cloud in farmacia perché l’accesso alle funzioni e ai dati sarà più semplice. Il cloud consente di gestire la farmacia da remoto senza alcun tipo di limitazione. Riduzione dei costi diretti e indiretti, ovvero, addio aggiornamenti di banca dati, addio necessità di fare backup e di controllare che sia stato fatto correttamente, inoltre, essendo la soluzione pay-per-use, il farmacista pagherà solo per quello che effettivamente utilizza, con ovvio risparmio di risorse. Il canone di utilizzo degli attuali gestionali non è proporzionato alla grandezza della farmacia e all’utilizzo che si fa del gestionale. In pratica la piccola farmacia, pur essendo piccola, si troverà a pagare un canone di utilizzo non proporzionato al proprio fatturato, e così via procedendo verso realtà più grandi, queste ultime, probabilmente, pagheranno cifre enormi nonostante utilizzino poche funzioni del gestionale. Il nostro modello di supporto prevede l’utilizzo di una knowledge base, di guida online e di altri strumenti mirati, che consentiranno al farmacista di gestire in autonomia la formazione sull’utilizzo del gestionale. Sarà implementato un sistema di ticketing col quale il farmacista invierà direttamene dal gestionale eventuali richieste di assistenza, senza dover passare snervanti ore a telefono prima col concessionario, che a sua volta girerà il ticket alla software house e viceversa, intanto le ore lavorative passano e i problemi restano. Con il sistema pensato vi sarà quindi un risparmio non solo in termini di risorse hardware ma anche di costi.”

Quindi oltre ad innovare la farmacia con una nuova soluzione state anche rivoluzionando il modello di business?

“Il cloud computing segue il trend tecnologico della virtualizzazione ma anche quella del business del pay-per-use. Il cloud in farmacia consente di ottimizzare perché i consumi sono certi e i costi sotto controllo, ed è questo il modello che vorremmo proporre.”

I farmacisti sono pronti ad assorbire questo tipo di cambiamento?

E’ molto probabile che inizialmente vi siano forti resistenze, prima che la nostra soluzione possa prendere piede nel settore. La domanda più frequente dei farmacisti è: dove sono i miei dati? I farmacisti hanno timore nel portare i dati fuori la farmacia. Tuttavia, paradossalmente, siamo già abituati a modelli del genere, ad esempio con la casella di posta o con altri servizi tipo iCloud di Apple che conservano i nostri dati all’esterno. Oggi la protezione dei dati è affidata a chi assiste la farmacia, certamente esperti di software, ma non sempre per la parte sistemistica. Resta una limitazione psicologica da dover superare.

Come si pone la vostra software house nell’affrontare problematiche relative alla disponibilità della linea Internet in farmacia?

“L’unico problema che certamente non dipende dalla farmacia è quello della linea Internet. E’ necessario che la farmacia abbia una buona connessione ADSL e potenzialmente una linea di backup, possibilmente con un ponte radio in 3G per avere continuità lavorativa. Problema che comunque dovrà essere affrontato dalla farmacia al momento dell’introduzione della ricetta elettronica, che richiederà certamente una connessione sempre attiva.Dalle problematiche della linea scaturisce la nostra scelta di non sviluppare in tecnologia web pura: la nostra soluzione cloud in farmacia funziona infatti anche in modalità off-line.

Ci spieghi meglio?

“Abbiamo delle fasi di sincronizzazione locali e nel momento in cui si ha una disconnessione dalla linea internet, l’operatività in farmacia è garantita, sia nella vendita che nelle altre funzioni come fatturazione, carico ordini e quanto altro. Quando viene ripristinata la connettività, il gestionale riallinea i dati con l’esterno, aggiornando i dati sul cloud in farmacia.”

Quindi anche in caso di disconnessione della linea Internet avrò a disposizione tutte le monografie dei farmaci, i prezzi, le giacenze, le statistiche?

“Tutto.”

Ho una replicazione in locale del database?

“Si, anche se la replicazione in locale non richiede nessun particolare requisito tecnico come quello attuale. Tengo a chiarire questo aspetto perché oggi la complessità dell’installazione in farmacia e della manutenzione è molto sentita. Normalmente avviene che si ha un database centrale dove puntare tutte le postazioni, con tutte le problematiche che ne conseguono. Non abbiamo nessun tipo di problema nemmeno in modalità offline. In caso di caduta di linea, ogni macchina sarà stand-alone e comunicherà con le altre macchine attraverso una tecnologia abbastanza sofisticata che abbiamo sviluppato, una sorta di BUS, ove le macchine ‘parlano tra di loro’, ovvero capiscono che non vi è connessione internet e passano automaticamente in modalità off-line.”

Non c’è il rischio hacker?

“In ogni caso abbiamo un livello di sicurezza superiore a quello attualmente presente in farmacia. E’ una probabilità molto più bassa e remota di quella che potrebbe esservi allo stato attuale in farmacia. I datacenter utilizzati contengono informazioni che vanno oltre quelle di una farmacia, come dati bancari, segreti industriali, e quindi c’è tutto l’interesse a garantire una sicurezza militare. Inoltre, i dati sono trasferiti in piena sicurezza con sistemi avanzati di crittografia.”

Non si rischia che i dati vengano utilizzati per terzi fini? Avete intenzione di utilizzare i dati per analisi?

“I dati sono di proprietà del farmacista e della farmacia e non siamo autorizzati all’accesso, salvo interventi di manutenzione. Non divulgheremo dati in nessun modo e non faremo analisi sui dati, questo sarà scritto in maniera chiara sul contratto che il cliente accetterà. Il farmacista è l’unico a poter portare via i dati dal cloud, e soprattutto in autonomia, ad esempio in caso di disdetta dell’abbonamento o in caso di cambio gestionale.”

Abbiamo quasi concluso la nostra intervista, vuoi aggiungere qualcosa?

“Finalmente il farmacista sarà libero di scegliere il software gestionale per la propria farmacia installandolo e provandolo senza passare per vincoli contrattuali basati sull’approvazione a priori del preventivo e della conseguente installazione a scatola chiusa. Chiunque sarà libero di fruire di un periodo di demo, come avviene nel mondo dell’informatica oggi, e valutare operativamente quali saranno i vantaggi del gestionale. Con trasparenza, serietà ed efficienza, senza costringere il farmacista a chiudere un contratto quinquennale e poi ritrovarsi con sorprese nel post vendita.”

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