Chiesi Italia, filiale italiana del Gruppo Chiesi, ha lanciato il progetto QR4Patients, con la finalità di rendere più accessibili le informazioni utili al paziente per contribuire alla corretta somministrazione della terapia. Lo rende noto la stessa azienda, specificando che la soluzione servirà a «dare risposte rapide ai dubbi dei pazienti affetti da patologie respiratorie, alle prese con terapie che, per essere efficaci, necessitano di un corretto utilizzo di farmaci e dispositivi di somministrazione». Nel dettaglio, sulle confezione di alcuni medicinali attinenti all’area respiratoria, sarà stampato un Qr code che il paziente potrà scansionare in autonomia con lo smartphone ed essere rimandato ad un video-tutorial con le istruzioni presenti nel foglietto illustrativo. «I video – spiega l’azienda -, grazie alla forza esplicativa delle immagini, illustrano in modo chiaro ed inequivocabile passaggi complessi da spiegare a parole, rappresentando un valido strumento a supporto della corretta assunzione della terapia inalatoria».

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«Il progetto QR4Patients – prosegue la nota del gruppo – punta a semplificare la comunicazione al paziente, rendendo accessibili ed estremamente fruibili le informazioni sulle quantità e modalità di assunzione della terapia, che hanno ricadute dirette sul miglioramento dell’aderenza alla terapie e sulla qualità di vita delle persone affette da patologie respiratorie». Nella prima fase saranno interessati i medicinali contenenti beclometasone dipropionato e ambroxolo cloridrato, già disponibili sul mercato con il nuovo Qrcode. Lo scorso aprile la Chiesi aveva rimarcato l’intenzione di avere un ruolo attivo nella gestione delle cronicità. Ciò attraverso lo sviluppo di percorsi formativi ad-hoc destinati agli operatori sanitari, ma più specificatamente ai farmacisti. «In quest’ottica – aveva spiegato l’azienda -, negli ultimi anni dalla collaborazione tra aziende farmaceutiche e farmacie sono nate molteplici iniziative rivolte al cittadino, che offrono servizi di counseling, screening per la diagnosi precoce di patologie croniche altamente invalidanti, come asma e bpco, disturbi gastro-intestinali cronici e dolori muscolo-scheletrici, gestibili con terapie che possono notevolmente migliorare la qualità e l’aspettativa di vita del paziente».

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