Lo scorso luglio CompuGroup Medical (Cgm) ha annunciato il lancio di Cgm Point of Care, piattaforma proprietaria nell’ambito della Farmacia dei servizi. Come evidenziato in un articolo pubblicato su FarmaciaVirtuale.it, si tratta di una serie di servizi di telemedicina a supporto della Farmacia dei servizi, con diverse prestazioni erogate, e una suite gestionale per coordinare i flussi di lavoro correlati, in un mercato a forte espansione data anche il fattore di prossimità delle farmacie presenti sul territorio. Ebbene, nell’ambito della manifestazione fieristica Cosmofarma 2021, Cgm ha mostrato alcune peculiarità del nuovo sistema.
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Come funziona Cgm Point of Care
Sulla base di quanto evidenziato dalla stessa Cgm, sono quattro le macroaree considerate nella nuova suite a supporto della Farmacia dei servizi: esecuzione esame e telerefertazione, presa in carico e verifica dell’aderenza della terapia, sistemi di telemonitoraggio e televisita e teleconsulto. «Il funzionamento è molto semplice – spiega Cgm -: il paziente accede alla farmacia, fa richiesta di esecuzione dell’esame, l’operatore lo supporta nell’esame che viene rapidamente telerefertato da una centrale collegata con degli specialisti. Questo iter permette al paziente di accedere ad alcune prestazioni accorciando i tempi di prenotazione e telerefertazione, e di avere rapidamente anche informazioni diagnostiche». In merito ai dispositivi usati «si tratta di Ecg a 12 derivazioni – puntualizza Cgm -, holter ecg, holter pressorio e spirometro che possono collegarsi via bluetooth o usb».
Cgm pill dispenser per aderenza alla terapia
Con riferimento all’aderenza alla terapia, corre in aiuto Cgm pill dispenser «che si presenta come un vassoio digitale – si legge in una nota – costituito da una serie di barattolini in cui il farmacista prepara, per conto del paziente, e dispone la terapia fornita dal medico: l’apparecchio emette un segnale audiovisivo quando il paziente deve assumere la terapia e si può controllare a distanza e in tempo reale se la persona, che deve seguire la cura, ha sollevato il barattolo per estrarre la pasticca o no, e in tal caso, avvisare il care giver. A oggi la sperimentazione del Sistema di dosaggio personalizzato (Sdp) è stata oggetto di un progetto di ricerca condotto dal dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell’Università degli Studi di Milano, in veste di partner scientifico, ed è stata condotta su nove farmacie di Cinisello Balsamo (Milano) coinvolgendo pazienti over 65 che hanno accolto molto positivamente questa nuova forma di supporto al proprio piano terapeutico personalizzato».
Avezza (Cgm Pharmaone): «Si tratta di un’evoluzione per le farmacie»
Secondo Alessandro Avezza, general manager di Cgm Pharmaone, «per le farmacie è possibile parlare di una evoluzione perché sono certamente diventate il punto di riferimento dei pazienti. Questa tendenza – prosegue Avezza – è stata accelerata dalla pandemia da Covid-19 perché durante i mesi di lockdown si è capito che quei luoghi erano quelli più vicini ai cittadini; le farmacie non hanno mai chiuso, permettendo al cittadino di trovare comunque un professionista che lo assistesse dal punto di vista della cura e dell’assistenza sanitaria». In tal senso «Il farmacista – puntualizza Avezza – oggi è costretto ad avere a che fare con una pluralità di piattaforme a seconda delle diverse funzioni che svolge: la proposta di CGM permette di integrare tutto in un unico sistema, facendo risparmiare tempo e riuscendo a garantire una fotografia del paziente e delle sue necessità completa e facilmente fruibile».
Pravettoni (H&S): «Nostra tecnologia consente di erogare valore al paziente»
Secondo Alberto Pravettoni, general manager di H&S, società di Cgm operante nel settore delle tecnologie per la telemedicina, «con i nostri software è possibile garantire una gestione a 360 gradi, a partire dall’offerta di servizi ai pazienti da parte dei farmacisti, per arrivare a referti, prevenzione e screening, passando per la preparazione di dosaggi e la verifica dell’aderenza terapeutica». In tale direzione «la tecnologia offerta da Cgm – precisa Pravettoni – permette, dunque, di erogare un servizio di valore al paziente e di entrare in contatto con Fascicolo sanitario elettronico, come già accade in Lombardia, e con la tessera sanitaria».
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