bando ossigeno liquido campaniaSi infiamma il dibattito sul bando per la distribuzione dell’ossigeno liquido in Campania: a intervenire è Francesco D’Ercole, amministratore delegato di So.Re.Sa., che tramite una nota dai toni molto duri bolla come «prive di fondamento» le obiezioni avanzate da Federfarma Campania per voce del suo presidente Michele Di Iorio.

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È entrata pienamente in vigore il 1 luglio la nuova modalità di gestione della fornitura domiciliare di ossigeno liquido, frutto di una gara aperta lo scorso anno dalla stessa So.Re.Sa., la società costituita dalla Regione Campania per razionalizzare la spesa sanitaria. Il meccanismo ora prevede che i pazienti non si rivolgano più alla farmacia ma ricevano l’ossigeno direttamente a casa dalle ditte vincitrici. Una scelta contro la quale si è subito scagliato Di Iorio, che tramite una nota (i cui contenuti sono stati ribaditi nei giorni scorsi da un appello al neogovernatore Vincenzo De Luca) la accusa di essere «in totale violazione di legge», in quanto «prevede la somministrazione di un medicinale in plateale assenza di qualsiasi intervento del farmacista». Netta la replica di D’Ercole: «Le ditte […] provvedono alla consegna […] solo a seguito di emissione dell’ordine e controllo dell’appropriatezza prescrittiva del medicinale da parte dei farmacisti aderenti delle competenti ASL, come espressamente disposto dalla Regione Campania con nota n. 2229». La differenza, continua, sta solo nell’eliminazione del «passaggio attraverso le farmacie private convenzionate che, per tale passaggio, percepivano un separato compenso». A incaricarsene ora sono i farmacisti dipendenti delle aziende sanitarie, «senza alcun aggravio dei costi per il sistema sanitario».

D’Ercole bolla come «pretestuosa» anche la critica alle notevoli disparità di prezzo tra i lotti, che hanno spinto Federfarma Campania a presentare un esposto al presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone e al presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mecato Giovanni Pitruzzella, informando anche il ministro Lorenzin. «Oggetto dell’affidamento – replica – non era solo la bombola d’ossigeno, ma anche il servizio di distribuzione e di consegna sul territorio di un’intera provincia che, quindi, può avere costi ben diversi in ragione della diversa estensione del territorio e numerosità della popolazione da servire». Il numero uno di So.Re.Sa. conclude la nota puntando l’attenzione sul risparmio monetario consentito dalla manovra, stimato in 21 milioni di euro nel triennio, senza contare le minori spese dovute alla dispensazione da parte dei farmacisti delle ASL.

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