Il business plan 2022-2024 di Banca Ifis è stato presentato il 10 febbraio 2022 da Frederik Geertman, amministratore delegato, ed Ernesto Fürstenberg Fassio, vice presidente del gruppo. Tra gli obiettivi al centro dello sviluppo industriale dell’istituto di credito, l’utilizzo intensivo del digitale ma anche crescita sostenibile. “Does” è il nome del piano industriale, acronimo di “Digitale”, per una banca sempre più orientata alle nuove tecnologie, “Open”, aperta a partnership strategiche con soggetti specializzati, “Efficiente”, con riferimento al controllo dei costi – sebbene siano previsti investimenti e assunzioni –, e infine Sostenibile. Secondo quanto evidenziato nel corso della presentazione, Banca Ifis prevede di raggiungere un utile netto di 164 milioni di euro al 2024, dai 102 del 2021, con un Roe del 9% a fine periodo, e ricavi in crescita annua del 5%, per passare dai 603 milioni di ricavi del 2021 a 689 milioni nel 2024. A trainare la crescita nel prossimo triennio saranno corporate e commercial banking, che ha come principale target piccole e medie imprese, ma anche lo sviluppo dei Non-performing loan (Npl), crediti in sofferenza, che resteranno il core business dell’istituto.

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La nascita di Banca Credifarma Spa ad aprile 2022

Dando uno sguardo ai risultati presentati, i prestiti alla clientela sono in crescita organica su tutte le diverse attività del gruppo. Con riferimento al mondo delle farmacie, Credifarma e Farbanca vedono all’attivo circa 850 milioni di euro di prestiti erogati alle farmacie, con ricavi netti stimati sul 2021 di 20 milioni di euro. Grazie al nuovo piano industriale, Banca Ifis prevede di portare a più di un miliardo di euro i prestiti erogati alle farmacie, spingendo i ricavi netti a 24 milioni di euro a fine 2024. Ciò anche grazie allo sviluppo derivante dalla fusione Farbanca-Credifarma, che darà vita a Banca Credifarma Spa, che l’istituto prevede di completare nell’aprile 2022 al fine di razionalizzarne l’efficienza. Ciò mantenendo Federfarma come azionista di minoranza, favorendo l’ammodernamento dell’offerta delle soluzioni finanziarie, sia su quelle del breve termine e lungo termine, ma anche migliorando i servizi di pagamento già in essere. Per favorire la crescita, nel prossimo triennio sarà messo in atto cross selling sugli altri prodotti erogati da Banca Ifis, di cui le farmacie clienti potranno beneficiare.

L’acquisizione di Farbanca nel 2020

È utile ricordare che Banca Ifis, istituto di credito che vanta una presenza consolidata in altri ambiti del farma-sanitario, a partire da luglio 2015 è scesa in campo nel settore del credito alle farmacie. Nel corso del 2020 aveva presentato un’offerta vincolante per l’acquisizione del 70,77% del capitale sociale di Farbanca Spa, società detenuta da Banca Popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa. A giugno 2020 l’istituto aveva fatto sapere del completamento dell’acquisizione «per l’acquisto del 70,77% del capitale di Farbanca Spa detenuto da Banca Popolare di Vicenza in LCA. Il restante 29,23% del capitale è detenuto da 450 piccoli azionisti, prevalentemente farmacisti». Quanto all’importo dell’operazione, Banca Ifis aveva reso noto che «il prezzo che verrà pagato al closing per il 70,77% del capitale sociale è di 32,5 milioni di euro, eventualmente ridotto a seguito dell’aggiustamento prezzo previsto in contratto».

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