farmaci online amazonCome riportato da FarmaciaVirtuale.it, il colosso del marketplace Amazon ha ottenuto una serie di licenze in alcuni Stati federali americani, utili in linea teorica per lanciarsi nel mercato dei farmaci. Tuttavia, la stessa azienda statunitense ha spiegato successivamente di non voler utilizzare i via libera ottenuti per la cessione di medicinali, bensì unicamente di dispositivi e materiali sanitari. Un esperto intervistato dall’emittente CNBC, inoltre, aveva affermato: «Pur non volendo in alcun modo sottostimare il gruppo, mantengo il mio scetticismo in merito alla reale capacità, nonché alla volontà, di alterare il mercato del farmaco».
Sulle reali strategia di Amazon, tuttavia, non è detta l’ultima parola. Fonti giornalistiche americane indicano infatti che le scelte potrebbero cambiare da stato a stato. La testata Healtcare Dive spiega ad esempio che «nel Maine, le regole sono differenti rispetto ad altri luoghi. Lo stato non richiede una licenza per la vendita di dispositivi e materiali sanitari». In altre parole: per quale ragione Amazon avrebbe chiesto l’autorizzazione per vendere unicamente questi ultimi, se essa non è necessaria? Di qui le speculazioni di alcuni analisti, secondo i quali ciò potrebbe far pensare ad un bluff da parte di Amazon. «Per ora si tratta solamente di rumors e di speculazioni – afferma il giornale americano – ma è anche vero che il mondo della vendita di farmaci potrebbe rappresentare uno sbocco naturale per il colosso dell’e-commerce, se esso vuole davvero inserirsi nel mercato della sanità». È in questo senso che Healtchare Dive cita anche un altro soggetto che potrebbe essere interessato al settore salute (benché in questo caso non per la cessione di medicinali): si tratta del gigante dell’informatica Apple.
All’inizio di dicembre, la stessa CNBC ha riferito anche di «colloqui preliminari» che sono stati effettuati tra Amazon e alcuni produttori di farmaci generici». A sedersi al tavolo con i responsabili del colosso dell’e-commerce sarebbero stati in particolare i responsabili di importanti gruppi, come nei casi di Mylan e dell’unità di Novartis, Sandoz. L’emittente ha tuttavia specificato, anche in questo caso, che «gli obiettivi di tali incontri non sono ancora chiari, secondo quanto riferito dalle nostre fonti».

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