Amazon con l’acquisizione di PillPack fa una scelta ragionata, e dalla quale le farmacie possono probabilmente ricavare delle indicazioni di particolare interesse. Roberto Adrower, docente a contratto di Marketing e Tecniche di Accesso al Mercato Farmaceutico presso l’università Sapienza di Roma, commenta a FarmaciaVirtuale.it le ultime mosse del colosso americano dell’e-commerce.
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Perché proprio PillPack?
Quella di Amazon è a mio avviso una scelta ragionata, da parte di un’azienda che vuole essere presente in tutti i settori: dal quello del largo consumo al retail in farmacia. Hanno scelto di acquisire un’azienda giovane, PillPack, che ha deciso di fare puntare su un’offerta personalizzata. Una strategia che d’altra parte Amazon ha mostrato di voler seguire anche in altri modi. Se pensiamo poi al fatto che parliamo degli Stati Uniti, si può ipotizzare che il rapporto con i pazienti sia stato, nel corso del tempo, in qualche modo “spersonalizzato” con la presenza di grandi catene, il che potrebbe aver fatto pensare all’azienda di Bezos che ci possa essere spazio per un’offerta pensata per la singola persona. Se parliamo in effetti di sconfezionamento o formulazione di multiterapie si va in questa direzione.
La stessa Amazon aveva riscontrato problemi con gli ospedali americani….
In questo caso si trattava di una manovra molto più complessa. Gli ospedali hanno gare, appalti, attività di reparto. Un distributore virtuale si trova in difficoltà, perché deve ascoltare più interlocutori. PillPack è invece un servizio chiavi in mano, molto più semplice.
In Europa dobbiamo aspettarci novità?
Amazon apre dei punti interrogativi, anche se in Europa potrebbe fare solo alcune cose. Ciò che porta è appunto il concetto di forte personalizzazione dell’offerta, che può essere interessante per tutte le farmacie. Ma Amazon studierà molto prima di avventurarsi nel nostro continente. Se si guarda ad esempio alle farmacie online italiane si nota che esse non concentrano le vendite sui Sop e gli Otc. Probabilmente per il fatto che quando si ha bisogno di tali medicinali è per un’esigenza immediata, non per ottenerli uno o due giorni dopo.
Ha citato il caso degli Usa: ritiene che anche in Italia avremo in futuro un sistema dominato dalle catene di farmacie?
Effettivamente si sta notando una tendenza alla concentrazione nel mercato. Farvima ha acquisito il 49% del capitale delle farmacie comunali di Grosseto di recente. Ed è normale che la via preferenziale sia quella aperta al distributore. Ma io non escludo che anche Amazon possa decidere di acquisire un domani farmacie fisiche. Nelle mie lezioni ricordo sempre che la prima azienda in termini di investimenti in ricerca e sviluppo è proprio Amazon.
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