L’acido bempedoico riduce significativamente il rischio di eventi cardiovascolari totali e non provoca alcun aumento della glicemia o dell’incidenza di diabete di nuova insorgenza in pazienti ad alto rischio di malattie cardiovascolari. A dimostrarlo sono i risultati di due analisi pre-specificate dello studio di fase 3 Clear, presentati da Daiichi Sankyo Europe al Congresso europeo di cardiologia 2023, svolto lo scorso agosto ad Amsterdam. Un’analisi pre-specificata dei dati dello studio Clear Outcomes sull’impatto del trattamento con acido bempedoico sul totale degli eventi Cv – primo e successivi – nei pazienti ad alto rischio, ha mostrato una riduzione del rischio relativo del 20% dell’endpoint primario di un composito di quattro componenti di eventi avversi Cv maggiori, definiti come morte per cause Cv, infarto miocardico non fatale, ictus non fatale o rivascolarizzazione coronarica.
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Aumento della riduzione del rischio relativo di eventi cardiovascolari. Lo studio Clear Outcomes ha precedentemente mostrato che il trattamento con acido bempedoico ha ridotto il rischio di un primo evento Cv Mace-4 del 13% tra i soggetti ad alto rischio di malattia cardiovascolare che non potevano o non volevano assumere statine. Quest’ultima analisi degli eventi totali, che ha seguito i pazienti per una mediana di 3,4 anni, mostra un aumento della riduzione del rischio relativo di eventi Cv Mace-4 se si considera non solo il primo, ma tutti gli eventi. 1 Esiste una solida documentazione che dimostra che chi ha subito un evento cardiovascolare avverso ha un rischio maggiore di subire eventi successivi. I dati dello studio Clear Outcomes mostrano che l’utilizzo di acido bempedoico comporta una continua riduzione del rischio di incorrere in un primo o in secondo evento CV.
Benefici del trattamento con acido bempedoico. I risultati dell’analisi degli eventi totali presentati comprendono anche il 17% di riduzione del rischio relativo per il composito a tre componenti di eventi cardiovascolari avversi maggiori (Mace-3), definito come morte per cause CV, infarto miocardico non fatale o ictus non fatale; il 31% di Rrr per l’infarto miocardico non fatale e il 22% di Rrr per la rivascolarizzazione coronarica. Questi nuovi dati stabiliscono i benefici del trattamento a lungo termine con acido bempedoico nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare.
Riduzione a lungo termine del colesterolo Ldl. Kausik Ray, docente di Salute pubblica e presidente della Società europea dell’aterosclerosi, consulente cardiologo onorario, direttore Ictu global e vice direttore dell’Imperial clinical trials unit dell’Imperial college di Londra, ha commentato i risultati: «Sappiamo che i pazienti che hanno subito un evento cardiovascolare avverso hanno un rischio maggiore di sviluppare eventi successivi. I dati di oggi supportano i benefici dell’acido bempedoico nella riduzione a lungo termine del colesterolo Ldl e l’efficacia di questo trattamento nel contribuire a ridurre il rischio non solo di un primo evento cardiovascolare, ma anche di quelli successivi». Stefan Seyfried, vice presidente del medical affairs specialty medicines di Daiichi Sankyo Europa, ha dichiarato che «le malattie cardiovascolari sono la causa della perdita di 10mila vite in Europa ogni giorno, e questo le rende una priorità urgente per le persone e le autorità sanitarie. Siamo lieti di poter fornire ai medici nuovi dati per supportare le loro decisioni nella pratica clinica e gestire al meglio i pazienti ad alto rischio di malattie cardiovascolari».
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