abusivismo-professionale-farmaciaFarmacie alle prese con contrazione dei margini e razionalizzazione della forza lavoro, questo lo scenario che spinge decine di farmacisti titolari a somministrare personale non laureato al banco in farmacia.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Problematica oggetto di discussione vede da un lato i farmacisti titolari costretti spesso a misure estreme, dall’altro i farmacisti collaboratori, fedeli al sistema farmacia ma succubi di modelli di gestione rovinosi.

I primi impegnati in una lotta quotidiana per recuperare terreno sulla sempre più consistente erosione dei margini, i secondi spesso estromessi dal mondo del lavoro a causa della concorrenza di diplomati a buon mercato. Diplomati impegnati a dispensare i farmaci al banco, ad allestire preparazioni galeniche e assoggettati a mansioni di competenza esclusiva del farmacista.

L’abusivismo professionale farmacia oltre ad essere un’offesa alla dignità dei farmacisti, è un vero e proprio attentato alla salute del cittadino. Eserciti di camici blu non risparmiano consigli su dosaggi e somministrazioni ai pazienti, spesso ignari della differenza tra un camice bianco ed un camice blu.

Il danno a farmacia e farmacisti

Questa forma occulta di speculazione da un lato danneggia l’immagine professionale del farmacista, dall’altro consente cospicui risparmi alle farmacie, in grado di fronteggiare con minori fatiche l’onda concorrenziale, a discapito della concorrenza.

L’abusivismo professionale farmacia provoca una più veloce saturazione dell’offerta di lavoro ai farmacisti, peggiorando le condizioni di lavoro per coloro che dopo sacrifici ed anni di studio si ritrovano ad elemosinare un contratto part-time o preparare il bagaglio per spostarsi in zone più virtuose, spesso emigrando all’estero.

Abusivismo professionale farmacia, il sondaggio

L’indagine in questione proposta agli iscritti di FarmaciaVirtuale.it vede interpellati farmacisti collaboratori e farmacisti titolari di farmacia.

In particolare, ai farmacisti collaboratori sono state poste queste domande:

  • Nella farmacia dove lavori – o lavoravi – al banco c’è personale non laureato?
  • Le istituzioni del settore fanno abbastanza per la lotta all’abusivismo professionale?

Ai farmacisti titolari di farmacia:

  • Nella tua farmacia impieghi al banco personale non laureato?
  • Le istituzioni del settore fanno abbastanza per la lotta all’abusivismo professionale?

Verranno messe a confronto le due realtà, cercando di capire quanto questo fenomeno sia diffuso ed in che misura è percepita la problematica. Ascolteremo le opinioni dei collaboratori e dei titolari di farmacia.

I risultati del sondaggio verranno pubblicati sulle pagine di FarmaciaVirtuale.it nelle prossime settimane.

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.