Curcuma, dal ministero della Salute un aggiornamento sui casi

In una nota pubblicata venerdì 21 giugno 2019, il ministero della Salute, sulla base di una segnalazione dell’Istituto superiore di sanità, ha evidenziato che sono saliti a 21 i casi di epatite colestatica acuta, non infettiva e non contagiosa, riconducibili al consumo di curcuma. Secondo quanto evidenziato dal dicastero «la nuova segnalazione di un caso di sofferenza epatica acuta è correlata al seguente prodotto Curcumina Plus 95% più Piperina & Vitamine B1,B2, B6 line @-lotto 18M858 scadenza 11/2021– NI.VA prodotto da Frama».

Tale prodotto va ad aggiungersi all’elenco dei prodotti già segnalati. Il ministero della Salute ha dunque evidenziato che «sono in corso le verifiche per individuare la causa responsabile dei casi di epatite». Per questo motivo, «in attesa delle analisi, i consumatori sono invitati, a titolo precauzionale, a sospendere il consumo di tali prodotti». In merito alle verifiche in corso, lo scorso 14 giugno, Federconsumatori aveva ribadito nuovamente la necessità di fare chiarezza su quanto accaduto. Ad avviso dell’associazione di consumatori, visto il largo uso di integratori in Italia, il ministero avrebbe dovuto conferire maggiore risalto alla problematica.

Elenco prodotti contenenti curcuma (Fonte ministero della Salute al 21/06/2019)