Parallel trade, il presidente dell’Ordine di Frosinone: “Situazione migliorata”

La questione del parallel trade di medicinali, della quale si è dibattuto a lungo soprattutto nei mesi scorsi, continua a far parlare di sé. Lucio Pantano, presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Frosinone ha rilasciato un’intervista al quotidiano Ciociaria Oggi, nella quale spiega che quella dei medicinali difficili da reperire sul territorio italiano perché venduto all’estero al fine di massimizzare i profitti è «una problematica nazionale: molte aziende preferiscono esportare i farmaci dall’Italia, dove mediamente i prezzi di quelli di classe A sono più bassi, in Paesi dove gli stessi medicinali possono essere venduti a cifre più alte».
Il dirigente ricorda poi che il ministero della Salute ha tentato di porre un argine al fenomeno, attraverso l’imposizione ai distributori che esportano di garantire uno stock di medicinali sufficiente a garantire le necessità dei territori nei quali operano. Il giornale ha quindi incalzato, sottolineando che il problema non riguarda solamente la fascia A: «A livello generale – ha replicato Pantano – posso dire che non si registrano grosse disfunzioni».
In particolare per quanto riguarda poi la provincia di Frosinone, il presidente dell’Ordine locale ha spiegato che sul territorio le farmacie sono 165 e che il loro compito «è quello di dare assistenza ad un territorio che conta mezzo milione di abitanti. Lo facciamo regolarmente. Può anche accadere che qualcosa non vada per il verso giusto». Pantano ha spiegato infatti che «specialmente nel periodo estivo», può capitare che si verifichino dei problemi: «Difficilmente si tratta però di farmaci salvavita, ma di medicinali che possono essere assunti anche il giorno successivo. Posso comunque affermare che rispetto allo scorso anno la situazione è migliorata, anche per quelle molecole che erano difficili da reperire». Ciò anche e soprattutto grazie all’impegno profuso dai farmacisti: «Siamo dei professionisti seri», ha concluso.