Concorso straordinario Liguria, dal Tar stop all’iter di assegnazione delle sedi farmaceutiche

La seconda sezione del tribunale amministrativo regionale della Liguria ha accolto un ricorso presentato dalla farmacista Fulvia Scotti che, tramite i suoi rappresentanti legali, chiedeva di sospendere l’esecuzione di una delibera, la numero 928 del 2014, riguardante l’approvazione della graduatoria di merito definitiva del concorso regionale per l’assegnazione di nuove sedi farmaceutiche sul territorio. A darne notizia è la stessa regione Liguria, che comunica come, di conseguenza, la procedura sia rinviata (la nota pubblicata dall’assessorato alla Sanità e alle Politiche sociali non indica date di riferimento per i passaggi successivi che dovranno essere effettuati in seguito a tale decisione).
I giudici amministrativi Roberto Pupilella, Luca Morbelli e Angelo Vitali hanno spiegato che «alcuni dei motivi di ricorso (segnatamente, l’incompetenza della giunta regionale ad approvare la graduatoria, e la predisposizione dei criteri di valutazione successivamente alla conoscibilità delle domande presentate) sono suscettibili di stravolgere l’intera graduatoria». Pertanto, la stessa corte ha disposto «l’integrazione del contraddittorio nei confronti di tutti i candidati vincitori e di quelli idonei», indicandone le modalità nella sentenza e stabilendo che esso è «da effettuarsi entro il termine perentorio di quindici giorni dalla comunicazione della presente ordinanza» (la data di deposito del provvedimento è del 21 maggio 2015). La prossima discussione del ricorso nel merito è fissata in udienza pubblica per il 17 settembre 2015, alle ore 9:30.
Il concorso straordinario ligure era già stato oggetto di un precedente intervento giurisprudenziale: la sentenza dello stesso Tar numero 896 (datata 10 giugno 2013) nella quale veniva disposto il calo delle sedi farmaceutiche da assegnare, dalle originari 89 ad un totale di 85. Sul sito internet della regione è possibile scaricare la delibera di approvazione della graduatoria di merito, il ricorso presentato e la sentenza dei giudici amministrativi.