«L’approvazione della legge di bilancio apre di fatto una fase nuova nella professione del farmacista perché ci consentirà di effettuare direttamente sia i test sierologici ed antigienici rapidi che la somministrazione dei vaccini. Il tutto sotto la supervisione di un medico». È il commento di Filiberto Orlacchio, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Perugia, in seguito al via libera in parlamento che concede la possibilità di somministrare vaccini nelle farmacie – salvo osservanza di regole definite – per la prossima stagione vaccinale 2021/2022. «L’iniziativa – sottolinea Orlacchio – consentirà di avviare una nuova fase di collaborazione professionale tra medici e farmacisti come già avviene in ambiente ospedaliero».
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«Soddisfatti di questo provvedimento»
Con riferimento alla possibilità di praticare test Covid-19 in farmacia, Orlacchio evidenzia che «siamo molto soddisfatti di questo provvedimento che è in linea con quanto già stabilito in alcuni Paesi dell’Unione Europea ed in alcune regioni italiane. Come Ordine dei farmacisti della provincia di Perugia siamo pronti a dare una mano fino in fondo perché consapevoli del fatto che solo facendo rete tra tutti gli esercenti l’attività sanitaria si potranno raggiungere i risultati sperati». Orlacchio sottolinea poi che «questa è un’occasione da non perdere – prosegue – per compiere una svolta nella lotta contro il coronavirus che così tanta sofferenza ha determinato nel mondo, nel nostro Paese e nelle nostre case. Per vincere la sfida, tuttavia, serve il contributo di tutti e noi farmacisti siamo pronti a fare la nostra parte fino in fondo, confermando il nostro ruolo sia sociale che di educatori sanitari nei confronti dei cittadini».
L’approvazione dell’emendamento e il via libera in parlamento
Come riportato da FarmaciaVirtuale.it ai propri lettori, il 22 dicembre è stato approvato un emendamento che potrebbe consentire da qui a breve la facoltà di praticare i vaccini nei locali delle farmacie. «È consentito – si legge nel testo dell’emendamento -, in via sperimentale, per l’anno 2021, la somministrazione di vaccini nelle farmacie aperte al pubblico sotto la supervisione di medici assistiti da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato, eventualmente anche a seguito della fornitura da parte delle aziende sanitarie locali, secondo specifici accordi stipulati con le organizzazioni sindacali rappresentative delle farmacie, sentito il competente Ordine professionale».
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