Tirocini in farmacia, l’esperienza di farmacista titolare di farmacia

Maurizio Cini, docente presso l’università di Bologna e presidente dell’Asfi, ha fatto sapere di aver accolto con favore le nuove linee guida sui tirocini approvate dalla Conferenza Stato-Regioni dello scorso 25 maggio, che impone un giro di vite sulla questione. In particolare, il provvedimento sottolinea come non siano «attivabili tirocini in favore di professionisti abilitati o qualificati all’esercizio di professioni regolamentate per attività tipiche ovvero riservate alla professione». Un’indicazione che secondo Cini «pone fine a quello che ho sempre considerato un obbrobrio ed un oltraggio alla professione di farmacista, con l’aggravante che l’obbrobrio veniva perpetrato nei confronti dei colleghi più giovani». A tale punto di vista ha risposto un farmacista, commentando l’articolo con queste parole: «Se paragoniamo la farmacia e la distribuzione di beni e servizi alla ristorazione, potremmo dire che essa rappresenta un ristorante di alto livello, nel quale i cuochi ed il personale servono un prodotto di altissimo pregio. Il cuoco ha bisogno di andare nel mercato delle erbe e ricercare carne, pesce o spezie particolari, per aggiungere valore al prodotto. Se noi introduciamo le catene e ci viene servito tutto preconfezionato, il risultato sarà come se un grandissimo ristorante lo trasformassimo in un fast food. Forse avremmo più incassi, ma di certo perderemmo il valore intrinseco dell’immagine di cui siamo portatori». Quindi il farmacista racconta la propria esperienza: «La mia farmacia accetta ragazzi per il corso pre-laurea di 4 università. Io pretendo che lavorino tanto e forse anche più del personale pagato. Di tutti i miei ragazzi, però, non c’è uno che non abbia trovato lavoro prima che facesse l’esame di stato. Semplicemente perché sono usciti con un’ottima preparazione». Di qui il rifiuto dell’etichetta «di biechi sfruttatori. L’Italia è grande perché ha saputo costruire nelle botteghe fior di artigiani. Molti titolari di piccole farmacie sacrificano la vita con orari infiniti. Un buon tirocinio in un ambiente sereno ha un valore enorme e di certo non si è sfruttati».